Renzi e l’odio dei 5Stelle

di La tulipana fiorentina

imagesPerché tanto odio sui social network verso Renzi e Maria Elena Boschi con il pretesto che essi non avrebbero onorato la parola data nel promettere un abbandono della scena politica nel caso in cui avessero perso il referendum costituzionale? Perché lo stesso odio, per lo stesso motivo, non fu manifestato da nessuno verso Grillo, che aveva promesso di rinunciare alla politica se avesse perso le elezioni europee del 2014, da cui per l’appunto sarebbe uscito poi realmente sconfitto, o verso Berlusconi che, non avendo realizzato compiutamente il suo programma di governo, non avrebbe mai rispettato la medesima promessa?

La risposta, oculata e condivisibile, è quella data da Giuseppe Turani: «oggi Renzi e Maria Elena Boschi sono i due cavalli di razza del Pd, sono quelli che hanno più testa, più capacità di fare politica. Se si riuscisse a delegittimarli, o addirittura a mandarli a casa, molti se ne andrebbero, e il Pd si ridurrebbe a una massa di vecchi compagni, buoni per un tresette in osteria e poco più. Farlo fuori e far ascendere il Movimento cinque stelle sarebbe a quel punto un gioco da bambini» (Tiscali News,14 dicembre 2016).

downloadA parte l’ultima affermazione, che trovo opinabile, per il semplice fatto che l’ossatura intellettuale e politica dei 5Stelle è generalmente cosí inconsistente e imagesvelleitaria da essere esposto, anche senza Renzi e Boschi, a repentini processi di implosione, questo giudizio è senza dubbio fondato, com’è fondato anche il seguito del ragionamento: «in sostanza, oggi Renzi e Boschi vengono attaccati quasi ogni tre minuti perché sono l’unico vero ostacolo nella marcia di Di Maio (o chi per lui) verso palazzo Chigi. Certo non è un ostacolo Bersani, che da anni (dal 2013) sogna di fare con loro un’alleanza…In realtà i vecchi marpioni della politica italiana sanno benissimo che i meravigliosi ragazzi del comico non saprebbero nemmeno da che parte cominciare per gestire il governo. E alla fine, quindi, dovrebbero richiamare loro nella stanza dei bottoni» (ivi).

Sí, perché, al di là della loro capacità recitativa e provocatoria e della loro momentanea capacità di impatto mediatico, i “meravigliosi ragazzi” poco o nulla hanno, anche se alcuni sciocchi giornalisti accreditano loro il merito, da essi stessi rivendicato, di aver lavorato molto a scrivere leggi e proposte politiche rimaste “inascoltate”, della cui possibile e realistica forza d’incidenza pochi in verità sembrano essersi realmente accorti. Ma allora, ci si chiederà, perché tanto seguito popolare? A dire il vero, la reale consistenza numerica di questo seguito andrà rigorosamente verificata alle prossime elezioni politiche, dal momento che gli istituti demoscopici possono avere diversi motivi per gonfiare o tagliare i dati a proprio piacimento, ma, pure ammettendo un seguito comunque importante, è del tutto evidente che una situazione economica da troppo tempo obiettivamente negativa e ancora precaria favorisca molto un malcontento popolare e soprattutto giovanile che tende a manifestarsi contro forze politiche tradizionali e contro quello stesso PD al governo, anche se il PD renziano non è affetto dallo stesso tradizionalismo politico di altri partiti e anzi presenta al suo interno elementi non trascurabili e significativi di modernità che non a caso vengono contestati da una minoranza fastidiosa quanto insignificante e parolaia qual è quella dei vari D’Alema, Bersani, Boccia, Speranza e via dicendo.

Questo è altresì il motivo dei feroci attacchi che i pentastellati, non la pancia del Paese (perché una sana politica, contrariamente a quel che non di rado si sente dire, non è disincarnata ma deve occuparsi anche della pancia di un Paese) bensí la pancia malata del Paese, hanno rivolto e rivolgono al PD di Renzi, e in particolare a Renzi e alla Boschi. Il 5Stelle farebbe carte false, oltre che firme false come già è abituato a fare, pur di sbarazzarsi degli ultimi due soggetti, capaci, proprio perché non abituati ad indietreggiare dinanzi ad attacchi frontali di qualsiasi natura, di ripagare chiunque con la stessa medaglia, che è quello che l’esplosivo e graffiante Grillo riesce a sopportare e controllare di meno.

imagesComunque, l’augurio è che adesso la Corte costituzionale bocci il ballottaggio, che detto per inciso favorisce sin troppo un’alleanza delle destre fasciste del nostro Paese (ivi compreso il Movimento 5Stelle), e non il premio di maggioranza, necessario a garantire a chi vince le elezioni una qualche possibilità di governare. Allora potrà essere misurata in modo più corretto la vera temperatura politica del Paese e potrà stabilirsi con sufficiente precisione se il popolo italiano è tendenzialmente un popolo di decerebrati seguaci del nichilismo dittatoriale di Grillo e compagni o un popolo di individui non indifferenti alle persistenti e molteplici forme di disagio economico e sociale e tuttavia armati ancora di buon senso e ragionevolezza, e quindi orientati a sostenere il riformismo forse parzialmente autoritario di Renzi, che in questo momento storico è l’unico uomo politico italiano in grado, malgrado i suoi limiti, di tutelare gli interessi popolari e nazionali in Italia, in Europa e nel mondo.

La tulipana fiorentina

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