Il Presidente Mattarella e i suoi nemici

Tutti fanno gli auguri al neoeletto Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Naturalmente: lo vuole la prassi e la buona educazione! Ma, in realtà, non tutti, nell’esprimergli i loro voti augurali, appaiono disinteressati e privi di pregiudizi più o meno intimidatori o ricattatori nei suoi confronti. Per esempio, tutti quelli che, spesso in modo preconcetto ed esasperatamente fazioso, oggi avversano il governo Renzi si aspettano che, trattandosi di un presidente cattolico-democratico, fratello di un’illustre vittima della violenza mafiosa e stimato per non aver mai coltivato particolari ambizioni di potere oltre che per essere riconosciuto e fine giurista costituzionale, nonché notoriamente sensibile alla causa dei poveri e dei soggetti fisicamente e socialmente più svantaggiati, egli non solo si metta decisamente di traverso all’odierna attività di governo ma sia addirittura capace di «mettere in pratica» l’art. 3 della Costituzione italiana relativo alla rimozione degli ostacoli economici e sociali che impediscono ancora a molta gente di condurre una vita dignitosa e di concorrere all’organizzazione complessiva del nostro Paese!

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