Cattolici contro legge antiomotransfobia

A favore della legge bavaglio anti-omotransfobia stanno lavorando alacremente personaggi politici quali Cirinnà, Boldrini e altri dello stesso gruppo culturale e ideologico, insieme alle associazioni LGBT: costoro vogliono a tutti i costi una legge contro l’omotransfobia e, per raccogliere il più ampio consenso possibile in parlamento, stanno esaminando in modo febbrile le varie proposte di legge già presentate. Tra esse una sarà scelta e presentata in votazione e si può esser certi che, per quanto grande sarà lo sforzo di renderla presentabile al grande pubblico nel nome del progresso civile e della dignità umana, essa non potrà che apparire per quello che è almeno agli occhi di molti cittadini che si professano cristiani e cattolici: una scelta contronatura (lo ripeto, contronatura), un capolavoro umano e giuridico di immoralità e perversione, una legge liberticida perchè volta ad impedire a cattolici e a laici moralmente integri e incorrotti di esprimere liberamente e pubblicamente il proprio pensiero, come se peraltro la faccenda riguardasse solo la sfera privata e non anche quella collettiva, una iniziativa di stampo fascista o stalinista sia pure con un uso bassamente strumentale di taluni regolamenti democratico-parlamentari ormai decisamente inidonei, anche se sotto il fascismo e lo stalinismo, che tante sofferenze e tanti lutti recarono a molti individui e ad intere popolazioni, “libere pensatrici” come Cirinnà e Boldrini, che siedono in parlamento non già democraticamente ma al pari di tanti altri a causa delle evidenti falle etico-elettorali di una democrazia rappresentativa come quella italiana, sarebbero state prese a calci nel culo qualora si fossero azzardate non già a difendere i sacrosanti diritti civili e personali degli omosessuali come tali, perchè non è certo questo quel che appassiona le citate parlamentari, ma l’idea stessa che tra omosessualità ed eterosessualità non esista alcuna differenza biologica e sessuale in quanto semplici “generi culturali” e che il matrimonio possa essere senz’altro esteso anche alle cosiddette “coppie omosessuali”.

I cattolici non possono stare a guardare ma, per quel che umanamente possono, devono impegnarsi a fondo per resistere a questo ennesimo attacco, sferrato nel nome e per conto della democrazia liberale, alla dignità, alla libertà, alla stessa sopravvivenza civile, morale e spirituale di ogni singola persona, della famiglia, della società, dell’intero genere umano. I cattolici devono oggi più che mai vigilare e gridare la loro fede in Cristo dalle terrazze delle loro case, senza temere di dover pagare un prezzo al mondo mediatico e ad uno Stato costituzionale virtualmente iniquo e liberticida, perchè qui Dio esige quel che Cesare non sembra disposto a concedere e perchè, come afferma Gesù, “non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo” (Mt 10, 28).

Francesco di Maria

 

 

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