Laicità dello Stato significa, per fare capire subito il concetto ai più stupidi e retrogradi come me, che ognuno può esprimere liberamente e far valere democraticamente le idee che vuole, ivi comprese idee di natura religiosa e cristiana, su qualunque tema, a condizione di non rivolgerle direttamente e applicarle specificamente ad uno o più individui di cui sia facilmente individuabile l’identità personale. Se io dico che quasi tutti gli avvocati sono dei lazzaroni imbroglioni o che gli insegnanti in genere sono dei lavativi che godono di troppe ferie a fronte di un numero molto ridotto di ore lavorative oppure che troppi medici sono molto avidi di denaro, o ancora che i preti cattolici sono spesso inaffidabili e impreparati, esprimo certo giudizi severi e non necessariamente fondati, che hanno tuttavia pieno diritto di cittadinanza in uno Stato laico e democratico fino a quando il loro uso o la loro utilizzazione non sia mai ad personam e quindi non siano mai adoperati per colpire questa o quella persona.
Nello Stato laico deve essere altresì garantito il diritto di esprimersi liberamente sui cosiddetti “diritti civili”, dev’essere quindi garantita la facoltà di approvare o non approvare le unioni omosessuali, senza che nell’una o nell’altro caso debbano essere previste sanzioni che limiterebbero in entrambi i casi la libertà di pensiero, di opinione, di espressione, della persona, e consentendo eventualmente alla maggioranza popolare, pur facendo comunque salvo il diritto della minoranza a dissentire e protestare, di tradurre in leggi le proprie convinzioni nel rispetto di riconosciuti e consolidati procedure, princìpi, valori democratici. Continua a leggere