Una precisazione

Molti conoscenti e visitatori di questo blog mi hanno telefonato per esprimermi il loro aspro, talvolta anche ingiurioso, dissenso dalla mia decisione di allegare all’ultimo articolo qui pubblicato su “La democrazia senza pulsioni dittatoriali?” una foto di Vittorio Sgarbi che sollecita Mattarella ad intervenire su alcuni atti sospetti del Presidente del Consiglio in carica. Alcuni, in particolare, mi hanno contestato il fatto che non dovevo permettermi di dare pubblicità, di cui peraltro il personaggio in questione non ha alcun bisogno, a un signore non solo visibilmente affetto da problemi mentali che ne potenziano enormemente l’arroganza e la carica di aggressività ma anche reiteratamente e gratuitamente intollerante e offensivo e indegno di far parte, specialmente in qualità di parlamentare, della nostra comunità civile. Sottoscrivo totalmente questi commenti e questi giudizi, ma mi permetto di precisare che la foto incriminata si spiega solo con la mia intenzione di sottolineare come ormai, nel nostro Paese, si stia correndo il rischio di lasciare la difesa, non sussurrata o appena vagheggiata ma apertamente invocata e sostenuta, della democrazia repubblicana, solo o prevalentemente nelle mani di pazzi totalmente inattendibili e clauneschi, mentre i rappresentanti ufficiali della democrazia, giorno per giorno, con mille artifizi dialettici e molti inganni pseudoistituzionali, la stanno ammorbando anche con la miserevole scusa del coronavirus, fingendo di non vedere quali siano le condizioni reali di vita di alcuni milioni di persone e non curandosi affatto di trovare celeri e sane soluzioni per una effettiva ripartenza economica e produttiva della nostra comunità nazionale. Ciò detto, ringrazio e saluto cordialmente gli amici che ci leggono e non ci fanno mancare talvolta le loro critiche costruttive. 

                                 Francesco di Maria   

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