Renzi e “la legge sui diritti delle coppie omosessuali”

Il governo Renzi si prepara a varare una normativa che regoli le “unioni civili” secondo il modello tedesco delle “civil partnership” (“patti di convivenza”), in cui rientrano molteplici forme di convivenza tra due persone di sesso diverso o dello stesso sesso che per scelta o per motivi indipendenti dalla loro volontà non abbiano accesso all’istituto giuridico del matrimonio, da cui formalmente, nella legge pensata da Renzi, dovrebbero rimanere escluse le coppie omosessuali cui tuttavia il presidente del Consiglio in carica si appresta a garantire gli stessi doveri ma soprattutto gli stessi diritti  relativi al matrimonio tra uomo e donna. Un solo diritto non verrà riconosciuto alle coppie omosessuali: quello di chiedere e ottenere un bambino in adozione.unioni-gay-unita

Per il resto però, esse potranno godere di diritti di cui a tutt’oggi, almeno in Italia, non godono, perché potranno iscriversi ad un apposito registro per coppie gay presso l’ufficio comunale dello stato civile e, dopo aver portato a compimento tutte le procedure previste, con tanto di ufficializzazione del loro rapporto, avranno diritto alla reversibilità della pensione, alla successione in caso di morte, ad assistersi reciprocamente sia negli ospedali che nelle carceri.

In sostanza, per me cattolico che non si reputa affatto “un bigotto” e che d’altra parte continua a rimanere ammirato della sobria ma matura virilità di pensiero e di vita morale di tante e tanti veterocomunisti italiani che, nei decenni compresi tra gli anni ’20 e gli anni ’70, non riuscivano ancora ad immaginare, forti appunto di una moralità semplice e lineare, che questioni come quelle dei “diritti omosessuali” e della cosiddetta “omofobia” potessero minimamente un giorno essere poste all’ordine del giorno delle maggiori preoccupazioni di un governo democratico della Repubblica italiana, il cattolico Renzi pensa forse di non guastarsela troppo con le gerarchie ecclesiastiche nel mantenere la foglia di fico della non accessibilità dei gay al matrimonio, ma sostanzialmente tradisce la sua fede cristiana e cattolica nel momento stesso in cui, cedendo alle insistenti  pressioni delle lobbies omosessuali, sempre più radicate in ogni ambito della vita civile, istituzionale ed ecclesiastica, pone l’azione politica e governativa al servizio non già della dignità della persona in quanto tale e dei suoi diritti naturali inalienabili, ma di quell’ideologia del gender, oggi sempre più di moda, che nega che “la differenza sessuale possa identificare la persona, rifiuta la complementarità naturale dei due sessi anche al fine di generare figli, dissocia la sessualità dalla procreazione, images (38)pretende di distruggere la matrice eterosessuale della società”.

Naturalmente, il problema che ancora una volta qui si solleva non è l’omosessuale come tale, che va trattato e rispettato per l’appunto in quanto essere umano al pari di tutti gli altri esseri umani, ma la pratica omosessuale che dal punto di vista biblico-evangelico non trova alcuna giustificazione religiosa e che anche da un punto di vista morale laico, non necessariamente licenzioso o ultrapermissivo, rientra nelle anomalie comportamentali della natura umana. Se dunque
images (36)Renzi farà realmente approvare entro il prossimo settembre in parlamento la legge che legalizza le unioni omosessuali, si assumerà come cattolico la responsabilità di infrangere gravemente la legislazione di Dio ritenendo possibile legittimare e legalizzare uno dei vizi più turpi e abominevoli del genere umano, donde non potranno che derivarne guai molto seri ai fini di uno svolgimento ordinato della convivenza civile dei popoli e più segnatamente del popolo italiano, e come politico democratico, per di più incaricato di governare il Paese, si assumerà la responsabilità di dare un colpo mortale non solo alla famiglia italiana tradizionale che, con tutti i suoi limiti, ha invece contribuito per intere generazioni a dare alla coscienza nazionale del nostro Paese saldi e fecondi punti morali di riferimento, ma anche al principio costituzionale di libertà di pensiero e di opinione, non essendo a quel punto più certo che un cattolico possa continuare a condannare apertamente e secondo coscienza la pratica omosessuale come pratica immorale e perversa senza incappare in un reato previsto da una qualche legge, discriminatoria e antidemocratica peraltro già molto reclamata, contro la cosiddetta omofobia.

images (40)Mi rendo conto che, cosí argomentando, mi troverei in compagnia di cattolici quali Giovanardi e Formigoni, molto lontani dalla forma mentis e dal cattolicesimo politico di questo blog, ma, se il prezzo da pagare per testimoniare in politica la mia fede è anche quello di ritrovarmi occasionalmente in compagnia di soggetti cattolici non images (39)particolarmente attendibili dal punto di vista economico-sociale ed etico-giuridico, sarà valsa ugualmente la pena di ricordare al cattolico Renzi, come ai pochi cattolici del Movimento 5 Stelle che curiosamente lo appoggiano di slancio su temi oggettivamente molto controversi, che l’uomo di governo che agisce contro la legge di Dio o contro princìpi universali scritti nel cuore integro degli uomini, non potrà operare, se non in senso propagandistico e in modo molto effimero, a favore del bene comune della sua gente.

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