De Bortoli tra avventurismo e scandalismo

di Walter Molisano

E’ una situazione grottesca: Ferruccio De Bortoli afferma e ribadisce le sue accuse a Maria Elena Boschi, perché fondate su “fonti attendibili”, e quest’ultima risponde che è tutto falso e che “la misura è ormai colma”. Come si sa, l’accusa è che la politica toscana del PD avrebbe fatto pressione nel 2015 su Federico Ghizzoni affinchè Unicredit, la principale banca italiana e uno dei più forti gruppi finanziari europei di cui per l’appunto Ghizzoni era amministratore delegato, comprasse la Banca Etruria in cui Pierluigi Boschi, padre della deputata toscana, assolveva la funzione di vicepresidente.

Ora, questa situazione è grottesca per il semplice fatto che viene alimentata artatamente una polemica che, stando ai dati oggettivi di cui si dispone, appare talmente problematica e contorta da non poter essere usata, se non stoltamente come si sta già facendo, come strumento di lotta politica. Da una parte De Bortoli, a cui andrebbe chiesto di spiegare perché si decida a rivelare la presunta malefatta della Boschi a ben due anni di distanza dagli avvenimenti contestati, dice di essere sicuro delle sue fonti e di non essere preoccupato di possibili iniziative giudiziarie della Boschi nei suoi confronti; dall’altra Boschi minaccia querele a destra e a manca senza precisare bene per ora, e forse a ragione, quali sarebbero i destinatari. Nel frattempo, Ghizzoni, il principale accusatore, non ha ancora proferito parola e non ha quindi preso posizione sulla vicenda. Tuttavia, fonti vicine ad Unicredit hanno diffuso un comunicato in cui si precisa che tale Istituto non ha subìto “pressioni di carattere politico nell’esame dei dossier di altre banche fra cui appunto Banca Etruria”, là dove peraltro lo stesso De Bortoli precisa che la grande Banca milanese “ha agito correttamente: ha aperto un dossier e l’ha chiuso”.

Francamente, a me non pare che De Bortoli, notoriamente antirenziano, in questo frangente abbia reso all’Italia un buon servizio, sapendo le sue “rivelazioni” più di pettegolezzo, volto a rendere ancor più conflittuale l’odierno scontro politico italiano e a danneggiare scientemente il PD, che non di sana e obiettiva inchiesta giornalistica. Già, perché giornalisticamente parlando, la scelta del giornalista italiano di fare lo scoop a danno dell’ex ministro Boschi appare già adesso quanto meno incauta. A De Bortoli si può obiettare quanto segue: hai le prove di quel che scrivi e allora tirale subito fuori, senza riservarti di farlo in futuro, in modo da costringere l’interessata alle dimissioni senza altre discussioni e inutili perdite di tempo! Prove certe, inopinabili, inconfutabili, per le quali la Boschi non abbia neppure la possibilità di minacciare querela! Fatti inoppugnabili, non parole, non vaghe allusioni ricattatorie, non propositi disfattisti! Invece finora è emersa la chiacchierata, non si sa bene a che titolo, dell’amministratore delegato di Unicredit, dottor Ghizzoni, con lo stesso De Bartoli, secondo cui il primo avrebbe riferito su presunte pressioni di Boschi su Unicredit a favore di Banca Etruria. Esistono registrazioni audio o video che possono confermare questa circostanza? Esistono lettere, documenti o materiale cartaceo da cui si possa quanto meno evincere la fondatezza del racconto di Ghizzoni, il quale al momento si è chiuso in un silenzio molto sibillino? Anche se si trovassero altri testimoni, pronti ad avallare Ghizzoni, sarebbe sufficiente questo per screditare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio o non potrebbe essere utilizzato da quest’ultimo contro di loro per aver essi testimoniato il falso e aver quindi compiuto un’opera del tutto gratuita di diffamazione?

Che Unicredit abbia potuto sottoporre ad esame la situazione di Banca Etruria, al pari di altre piccole o medie banche italiane, è forse indicativo del fatto che il potente Istituto bancario italiano avrebbe subìto pressioni di Boschi, solo perché in Banca Etruria sua padre lavorava come vicepresidente? Ecco: se la Boschi ha commesso qualcosa di illecito, e non è detto che sia impossibile, lo si deve dimostrare subito con tanto di prove e di documentazione incontrovertibili.

???!!!

Perché, in caso contrario, si agisce da irresponsabili, da nemici della democrazia e della vita repubblicana, dando modo ad incapaci e parassiti, tra cui molti militanti nelle fila di M5Stelle, di affossare del tutto una situazione politica, sociale ed economica, nazionale, che appare in timida ripresa ma che potrebbe ripiombare facilmente nel marasma degli anni antecedenti il governo Renzi.

Walter Molisano

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