Gli “incorruttibili” del Movimento 5 Stelle

Come tutti sanno, i cosiddetti dissidenti del Movimento 5 Stelle sono considerati dal loro gruppo dirigente solo individui corrotti e opportunisti che, dopo essersi fatti eleggere nelle liste del partito pentastellato, cambiano casacca solo perché assetati di soldi, potere e poltrone, come scrive sul suo sito certo Manlio Di Stefano, deputato grillino, che anche in questi giorni ribadisce il suo giudizio a causa del voto favorevole determinante che un fuoruscito come Luis Alberto Orellana ha dato sul rinvio governativo del pareggio di bilancio rendendone possibile l’approvazione.02-beppegrillo (1)

I grillini parlamentari tutti d’un pezzo, con in testa Di Stefano e l’altro facinoroso Alessandro Battista, lo hanno gratificato con i consueti e graziosi epiteti di opportunista, traditore, venduto a Renzi, anche se il povero Orellana ha cercato di giustificare la sua decisione progovernativa col dire che lo spostamento del pareggio di bilancio al 2017 consentirà allo Stato di intervenire più utilmente e massicciamente sull’economia reale, attraverso la reiterazione degli 80 euri in busta paga, l’assunzione di personale docente nelle scuole, l’abbassamento dell’Irap e quant’altro, tutte cose che non possono che aiutare a realizzare una politica economica espansiva contro il regime ancora in gran parte burocratico e repressivo di Bruxelles.

Non ho elementi per dire che Orellana sia una persona incontrovertibilmente onesta, ma quanto meno è di certo un uomo di buon senso che, rimasto sempre fuori dal “cerchio magico” di Grillo, ha compiuto spesso scelte equilibrate e sagge, ivi compresa per l’appunto quella recentissima di dare sostegno al governo Renzi su un punto oltremodo importante per la nostra economia interna e per il possibile inizio di una fase finalmente virtuosa e produttiva della storia economica e sociale dell’Italia.

Peraltro, sono già 15, se non erro, i parlamentari fuorusciti del 5 Stelle e, tranne un paio di casi piuttosto dubbi per l’obiettiva eccentricità di comportamento e di pensiero, essi sembrano aver assunto un atteggiamento politico propositivo e costruttivo. Parlo di atteggiamento politico e non di altro, non per esempio di rettitudine o di integrità morale, giacché purtroppo la stragrande maggioranza delle persone elette nel Movimento (dunque dissidenti e non dissidenti) si troveranno sempre a dover scontare, sotto il profilo morale, un peccato d’origine: l’aver da sempre considerato e utilizzato il Movimento stesso più come un’occasione di investimento economico e professionale personale che non come uno strumento di reale e radicale rinnovamento nazionale.

Non che i motivi ideali siano del tutto mancati, almeno per alcuni di essi, ma non vi è dubbio che, per le modalità stesse rocambolesche e spesso truffaldine di reclutamento interno on line del personale politico e di selezione preelettorale ed elettorale dei candidati e successivamente degli eletti, sui motivi ideali hanno nettamente prevalso e continuano a prevalere motivi di ordine pratico e di natura utilitaristica.Cittadini-MoVimento-5-Stelle

Non si intende fare al riguardo del facile e inopportuno moralismo, perché anche in questo caso potrebbe ben valere il versetto evangelico “chi è senza peccato scagli la prima pietra” ma il problema è che da una parte i militanti e i capi più o meno “carismatici” del Movimento continuano a spacciare la democrazia on line come vero ed incontestabile modello di vera democrazia popolare mentre dall’altra, anche ma non solo a causa della manipolazione informatica, coloro che di volta in volta risultano eletti non appaiono dotati di quei requisiti culturali, di quelle conoscenze e competenze politiche, di quelle capacità relazionali, che fanno la credibilità del politico rendendolo sicuro e non effimero punto di riferimento del dibattito politico generale quale si svolge sia nel Paese sia nelle aule parlamentari.

Questo significa dunque che gli “ortodossi” del Movimento, i vari Di Stefano o Di Battista (che, prima di essere eletti, erano semplici laureati abbastanza “affamati” di denaro e di potere), o ancora tipini molto plebei come Paola Taverna (un perito aziendale che ora grazie a Grillo può riempirsi la pancia a dismisura), ovvero i “puri”, gli “incorruttibili”, che possono essere considerati tali solo nel senso che abbiano valutato come i loro migliori “affari” li possano fare solo con Grillo e non senza o contro Grillo, sono sulla stessa barca di peccaminosità originaria o di opportunismo iniziale su cui si trovano a navigare indistintamente tutti i loro compagni di partito, dissidenti o non dissidenti che siano, per cui le loro proteste, i loro implacabili giudizi, le loro condanne su quanti abbandonano il Movimento, Art.Twitterare-di-battistacominciando magari a lavorare in modo sensato, lasciano davvero il tempo che trovano e sono destinati ad esser riversati nell’immenso e maleodorante immondezzaio della storia.

Costoro, e i loro emuli stellati, insieme ai loro mandanti padronali di Genova, hanno la stessa mentalità farneticante e criminale dei jihadhisti islamici dell’Isis, per i quali non a caso nutrono grande rispetto e ammirazione: se potessero, se fossero in condizioni storico-politiche molto diverse da quelle in cui ancora sono costretti a far politica, non è affatto certo che dalla mattina alla sera non si metterebbero a tagliare le teste di tutti quelli che ragionano diversamente da loro, esponendole sulle pubbliche piazze d’Italia e in particolare nelle piazze antistanti le sedi istituzionali ufficiali più importanti della nostra Repubblica.

Vorrebbero apparire come soggetti molto operosi che avrebbero presentato in parlamento chissà quante proposte di legge favorevoli agli interessi reali del popolo italiano, ma in realtà sono solo arruffoni matricolati che fanno del protagonismo violento e meramente ribellistico la loro principale caratteristica. Perciò, se i fuorusciti (tra cui brave persone come per esempio Luis Orellana e Adele Gambaro) saranno capaci di dare un contributo positivo, dentro e fuori del Parlamento, magari circondandosi di consiglieri esperti disinteressati e fidati, al superamento della grave crisi che ancora attanaglia la Nazione ma che Renzi sta affrontando obiettivamente con grande intelligenza e determinazione pur apparendo debole su temi etici come le cosiddette “unioni civili”, essi potranno sperare di poter cancellare il peccato d’origine sopra ricordato con una condotta corretta e davvero onorevole di parlamentari impegnati in prima fila per il bene comune e il futuro del nostro popolo.

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