Canfora contro i populisti con l’aiuto di papa Francesco

 

Fermare l’odio di chi?

In questo momento su Rai 3 viene intervistato il prof. Luciano Canfora, noto storico “progressista” di area PD, sul sovranismo. Tengo a dichiarare che raramente mi è capitato di ascoltare ragionamenti così falsi e menzogneri, così mistificanti, così illogici, insignificanti e fuorvianti, come quello che sta svolgendo l’intellettuale citato sul tema suddetto. Purtroppo, la parola può essere usata e veicolata in molti modi e in modi molto diversi o contrapposti e la possibile brillantezza dialettica con cui viene usata e veicolata, specialmente in totale assenza di contraddittorio, presso gli ascoltatori non coincide necessariamente con la capacità oggettiva di chicchessia di affrontare in forma veridica e logicamente plausibile il tema trattato. Nel caso specifico, il vecchio storico di scuola PCI, che pare aver concluso nel frattempo il suo intervento televisivo ad esclusivo beneficio dei faziosi e incolti militanti del PD di Zingaretti, ha dato prova di cecità logica e intellettuale, di arbitraria e superficiale esegesi storico-politica, di sottovalutazione e demonizzazione della natura istintiva del sentimento popolare, così importante per un serio teorico marxista come Antonio Gramsci, quasi che l’istinto popolare nella formazione del giudizio politico e delle scelte morali dovesse contare necessariamente meno del giudizio e della presunta capacità di comprensione di qualche accademico affetto da cronica sindrome ideologica. 

D’altra parte, non c’è dubbio che il popolo possa, possa non debba, sbagliare, come avvenne per esempio nel caso del popolo sovietico che per troppo tempo volle riporre la sua fede umana e politica in un dittatore come Giuseppe Stalin. Cose che succedono ma che non per questo possono autorizzare qualcuno a teorizzare la maggiore lungimiranza politica di progressisti, mondialisti, europeisti, globalisti e quant’altro rispetto a quella degli odierni popoli nazionali, nonostante l’improvvido aiuto che a tutti costoro proviene, per suoi motivi personali e non certo evangelici, dal collerico papa cattolico Francesco, che si è assunta la responsabilità religiosa di bocciare il cosiddetto populismo come strumento per eccellenza di odio e di divisione. Strano che papa Francesco si rivolga in termini così sprezzanti a tanta parte del popolo di Dio, pur sottraendosi sistematicamente, non certo in qualità di primus inter pares, alle crescenti obiezioni di molti suoi cardinali.  

Francesco di Maria

 

 

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