Una Chiesa migliore per una società migliore

download (3)Se un papa scomunica pubblicamente i mafiosi di qualunque latitudine, i cattolici, e in primis i ministri di Dio, sanno o dovrebbero sapere che tutti gli affiliati, a vario titolo e in diverso grado, alle associazioni per delinquere di stampo mafioso non possono fare più parte della comunità religiosa e non possono essere più ammessi ai suoi sacramenti. A meno che un mafioso non rinneghi pubblicamente e sinceramente il suo passato criminale dichiarandosi altresí pronto a subirne tutte le conseguenze anche in senso giudiziario, egli non può più essere assolto dai suoi peccati e riconciliarsi con Dio e con gli uomini, anche se confessasse maldestramente e opportunisticamente i suoi peccati in confessionale poco prima di morire, né può essere ammesso al sacramento eucaristico.

A Roma l’altro ieri è successo esattamente il contrario: nella stessa chiesa e nel piazzale antistante in cui anni fa erano state, forse ineccepibilmente, negate le esequie a Piergiorgio Welby,  è stato concesso un funerale addirittura trionfale a un mafioso impenitente come certo Casamonica, con tanto di banda che suonava il noto brano de “Il Padrino” e manifesti in cui il defunto boss indossava le vesti di papa. Il Vaticano e la CEI naturalmente si sono mostrati increduli e sorpresi, mentre la curia romana ha tentato di difendere il parroco salesiano che ha celebrato i funerali, aggravando se possibile la posizione della Chiesa istituzionale.

Anche lo Stato, certo, non solo non è intervenuto ma è apparso addirittura complice di tanto scempio civile e religioso, consentendo persino ai vigili urbani di adoperarsi per lo svolgimento tranquillo e indisturbato della sacrilega cerimonia funebre, e questo per l’ennesima volta non può che evidenziare drammaticamente la carenza di autorevolezza e di efficacia dello Stato italiano, ancora lontano da quei livelli di modernizzazione e di efficienza più volte rivendicati dal premier Renzi. Ma in questo caso ben più grave è che la Chiesa non abbia saputo e voluto fare quel che geneticamente sarebbe tenuta a fare con molta semplicità: resistere e non arrendersi alla barbarie, al crimine, alla corruzione più abietta, all’immoralità più immonda e contagiosa, alla violazione più oltraggiosa di ogni virtù evangelica.images (39)

Non intendo giudicare i singoli, perché, al posto di quel sacerdote salesiano che si è messo a disposizione di un esercito di carogne senza onore e senza dignità, forse io non avrei saputo fare di meglio, ma la Chiesa di Cristo, la mia Chiesa, ancora una volta deve fermarsi a pensare e a chiedere a Dio di essere più integra e coerente di quanto troppo spesso nei fatti non riesca ad essere, perché com’è possibile che, nel nome del vangelo, essa si scagli con tanta veemenza contro tutto e tutti per gli immigrati e i poveri del mondo e non faccia altrettanto per fenomeni aberranti come le cosiddette unioni civili a sfondo omosessuale e per il mandato evangelico di predicare Cristo “ad ogni creatura” e dunque anche tra gli immigrati che approdano in Italia e in Europa al fine di convertirli alla sua parola di salvezza? Possiamo poi stupirci se una Chiesa non totalmente evangelica non trovi sempre la forza di opporsi persino a chi può sopprimere la vita fisica di quei sacerdoti che dovrebbero essere i suoi primi custodi?

Se la Chiesa temporale non sarà migliore di quello che è, anche la politica e la società non potranno essere migliori di quello che sono.

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