Povero Grillo!

images (93) Ha tentato in tutti i modi di far perdere tempo a Renzi, di ostacolarne il piano riformatore, buono o sballato che fosse, fingendo nei suoi confronti una disponibilità al dialogo e alla collaborazione di cui ormai non resta traccia. Grillo pensava di poter prendere per i fondelli l’ebetino toscano ma questi ha assecondato il suo gioco solo per costringerlo a gettare la maschera e a fare di nuovo la figura del bischero. Grillo, per il clamoroso insuccesso cui è andato incontro il suo tentativo politico-parlamentare, ha accumulato negli ultimi mesi una tale frustrazione da sentirsi costretto a buttarla ancora una volta in caciara, accusando PD e PDL, con Napolitano regista, di “gangsterismo” naturalmente antidemocratico che avrebbe praticamente misconosciuto e azzerato il ruolo politico e parlamentare di un grande partito di massa come il Movimento 5 Stelle.

Ecco l’amara e sconsolata dichiarazione apologetica del povero Grillo, pubblicata come di consueto sul suo democraticissimo blog su cui ovviamente non poteva che essere approvata a grande maggioranza (non all’unanimità solo perché altrimenti sarebbe risultato troppo visibile l’ennesimo imbroglio): «Ci siamo organizzati …in gruppo politico, il M5S, e siamo riusciti senza finanziamenti pubblici, con tutti i media contro, a diventare il primo soggetto politico nel febbraio del 2013. Da allora nei confronti del M5S c’è stata una guerra senza quartiere mai vista prima in Italia per delegittimarlo, spaccarlo, da parte del Sistema. Pd e Pdl, Napolitano regista, si sono inventati le larghe intese per tagliarci fuori, come due gangster che si spartiscono il territorio pur di non mollare nulla. Più di 160 cittadini incensurati sono entrati in Parlamento. Proposti dal basso da altri cittadini. Hanno lavorato duro per un anno e mezzo, fatto proposte di legge, emendamenti, interpellanze. Sono stati completamente ignorati, come se non ci fossero. Come se non rappresentassero milioni di elettori. Considerati come cani in chiesa. Ed ora assistiamo impotenti, grazie a partiti corrotti e complici, a un Presidente della Repubblica impresentabile e a un condannato in via definitiva. il cui partito è stato fondato con il concorso della mafia allo scempio della democrazia. Nessuna delle nostre istanze è presa in considerazione. Ci guardano con il sorriso sarcastico di chi ha il potere per diritto divino, di: “Io sono io e tu non sei un cazzo” e ci ignorano» (Parlamento in piazza).images (94)

Cominciamo dalla fine: Grillo ha sempre detto di rappresentare il nuovo, la parte pulita del Paese, anzi di essere l’unico a poter esibire la patente di uomo libero e probo, mentre tutti gli altri sarebbero solo espressione del vecchiume, del marcio, della corruzione dilaganti in Italia, sempre opponendosi a qualsiasi confronto politico pubblico e parlamentare con i suoi avversari ivi compreso quel Bersani che, prima dell’ascesa vertiginosa di Renzi al potere, avrebbe tanto voluto parlare con lui e ottenere almeno la collaborazione parlamentare del suo gruppo politico. Fino a quel momento era stato proprio il comico genovese ad assumere lo sprezzante atteggiamento di chi dice: “Io sono io e tu non sei un cazzo”, ignorando chiunque. E adesso, con una situazione profondamente mutata, perché si lamenta, perché recrimina, perché si indigna?

Il suo movimento, dice, è cresciuto enormemente senza finanziamento pubblico e senza il sostegno dei media. Bene, questo significa che quando un partito riesce ad intercettare esigenze, necessità, istanze molto diffuse e radicate nel popolo, non sono indispensabili né il finanziamento pubblico né il sostegno mediatico. Forse o forse il problema è un pò più complicato. Quel che non si capisce è perché poi Grillo si lamenti del fatto che successivamente si sarebbe scatenata una formidabile guerra di sistema contro il 5 Stelle per delegittimarlo e neutralizzarlo. Ammesso e non concesso che le cose siano andate cosí, cosa c’è di strano, dove sarebbe lo scandalo?

E’ normale che se tu attacchi il Sistema, il sistema risponda, ma sta a te che hai per primo dichiarato guerra al Sistema trovare il modo di rispondere, di resistere, di replicare adeguatamente per non arretrare troppo rispetto alle posizioni conquistate. Un politico serio e avveduto non può non mettere in conto certe cose, non può fare dei piagnistei perché gli altri non gli lasciano fare quel che vuole. Un politico stupido e inaffidabile invece si comporta proprio come Grillo, che proprio non si rende conto di rasentare il ridicolo anche quando definisce i suoi parlamentari come gente “eletta dal basso da altri cittadini”.

I tuoi parlamentari, Grillo, come tutti sanno, sono in linea di massima individui che hanno solo avuto la clamorosa “botta di culo” di trovarsi iscritti sul tuo blog, e di trovarsi catapultati, con 10 o 20 o 30 voti informatici e senza alcun merito, in elezioni politiche in cui buona parte di popolo, per pura disperazione, ha votato solo il tuo partito senza minimamente preoccuparsi di coloro che sarebbero stati eletti. Chiaro?

I tuoi parlamentari, Grillo, sono solo gente incazzata, frustrata, impreparata e opportunista che, grazie a te (ma vale anche l’inverso), ha trovato finalmente una lauta occupazione, ha incrementato notevolmente i suoi guadagni, ha soddisfatto certe sue antiche e volgari aspirazioni di potere, e si potrebbe continuare a lungo con le descrizioni, gente che oggi, con la sua povertà culturale e il suo sostanziale immobilismo parlamentare, rappresenta le masse popolari molto meno di quanto quest’ultime fossero rappresentate dal 5 Stelle prima che esso entrasse in parlamento.

I tuoi parlamentari rappresentano solo formalmente “milioni di elettori”, in realtà rappresentano sempre più i loro compari, i loro familiari, le loro lobbies nascoste ma oltremodo attive, i tuoi stessi interessi personali di potere, e sempre meno le classi lavoratrici, le famiglie, i pensionati, tutti coloro che vorrebbero realmente uscire dal pantano economico ed istituzionale in cui ci troviamo e nel quale voi altri vorreste continuare a sguazzare col vostro ribellismo da strapazzo per continuare a fare affari che sono solo vostri e di nessun altro!

Dici inoltre che gli altri sono corrotti e antidemocratici e che il partito di Berlusconi, che personalmente ho sempre avversato, sarebbe stato “fondato con il concorso della mafia” facendo cosí “scempio di democrazia”. E tu che ne sai di quanta mafia e di quanta delinquenza comune possa esserci nel tuo partito, di quanta occulta corruzione possa in esso annidarsi, di quanta falsità, di quanta violenza e voglia dittatoriale siano da esso veicolate? Che ne sai? O lo sai? Ma certo che lo sai!

Oltre tutto, non hai neppure l’intelligenza di capire che il tuo bacino elettorale naturale può ammontare a non più del 10% del voto nazionale e che il resto è solo una straordinaria eccedenza dovuta a motivi contingenti del tutto particolari e probabilmente irripetibili nelle stesse modalità con cui sinora si sono manifestati. Se lo capissi, ti daresti da fare per conservare l’eccedenza che il caso ti ha messo a disposizione e non faresti di tutto per buttarla alle ortiche, smetteresti per esempio di vietare l’accesso al tuo blog a tutti quelli che ti danno fastidio con analisi serie e puntuali, finiresti di celebrare la cosiddetta democrazia on line come il non plus ultra della democrazia, avresti l’umiltà di andare tu alla ricerca di teste pensanti e non di teste d’uovo come sono la maggior parte di quelli che ti circondano e si danno arie di veri rappresentanti del popolo italiano, e infine tu stesso cercheresti di fare un bagno d’umiltà modificando non già il tuo carattere e il tuo temperamento ma il tuo modo di ragionare e il tuo modo di relazionarti.images (95)

Può darsi che Renzi fallisca e io certo non lo incenso e non gli risparmio critiche, specialmente in qualità di cattolico, ma non trovo serio e onesto dargli addosso aprioristicamente e indiscriminatamente solo per volgari interessi personali e di bottega, anche perché al momento non abbiamo in Italia un possibile leader, te compreso, che possa eguagliarne la prorompente dinamicità ideativa e operativa. La politica non è come la intendete voi altri, è una cosa più seria e più dura ad un tempo!

Perciò, se vuoi “andare a parlare con i cittadini” abbandonando il parlamento, fai pure, ma tra i cittadini dubito che tu possa ancora trovare per molto tempo “aria fresca” o aria molto più fresca di quella che potresti ancora trovare in parlamento.

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