di Gelsomino Minardi

Il cattolico Renzi, pur efficacemente impegnato nel governare l’Italia sul piano politico ed economico (ma non è dato sapere ancora per quanto tempo), si mostra decisamente ottuso sulla questione omosessuale. Adesso pare che abbia espresso il desiderio di essere invitato dalle parrocchie per avere la possibilità di spiegare da vicino ai cattolici come e perché la legge sulle unioni civili dovesse essere approvata senza ulteriori rinvii.

Forse il presidente del Consiglio avrebbe potuto esternare questo suo desiderio ben prima che la legge conoscesse il lungo iter parlamentare e ben prima quindi che fosse approvata. Dire certe cose a fatti compiuti può suscitare solo il sospetto che il premier, temendo ora di poter perdere quote importanti di consenso elettorale, intenda rimediare in qualche modo alle ferite inflitte all’elettorato cattolico più ortodosso o intransigente.

Peraltro, in attesa di sapere se questo suo desiderio potrà essere esaudito, il premier continua imperterrito a ripetere che «non ci siamo fermati di fronte alla sacrosanta esigenza di riconoscere diritti alle coppie omosessuali perché sarebbe stato incivile il contrario», senza rendersi conto che, da un coerente punto di vista cattolico, non può esserci nulla di civile in tutto ciò che strida rumorosamente con la lettera e lo spirito dei testi biblici e in particolare di quelli evangelici e neotestamentari.

E’ vero che qualcuno, persino in ambito cristiano e cattolico, continua a sostenere, non certo sotto la guida dello Spirito Santo, che nei sacri testi non vi sia traccia di divieti o censure circa l’omosessualità e relative pratiche sessuali, ma la corretta esegesi scritturale, saldamente custodita e tramandata da spiriti totalmente fedeli a Dio, non può e non potrà essere minata dalle tendenze capricciose e ribelli di quanti vorrebbero inquinare la Parola di Dio per perseguire fini disumani e perversi. Sorprende tuttavia che un individuo cosí abile e dinamico come Renzi risulti al riguardo abbastanza impreparato e inconsapevole non solo delle distorsioni religiose che vengono effettuate su temi assai rilevanti dell’umana esistenza ma anche delle conseguenze negative che certe scelte legislative possano comportare sul piano specificamente politico.

Anche senza la stepchild, la legge sulle unioni civili è una legge vergognosa e funzionale a processi di evidente degenerazione sociale. Consentendone l’approvazione parlamentare, Renzi ha commesso un gravissimo errore che tende a diventare macroscopico dal momento che egli sembra non avvedersene. Da solo, questo errore pesa molto più delle tante cose positive che chi giudica in buona fede può riconoscere al governo presieduto dal leader fiorentino. E’ curioso che un cultore di Machiavelli, quale Renzi è, abbia commesso un errore politico imperdonabile pur essendo convinto di attuare un capolavoro politico: quello di scontentare una porzione significativa del mondo cattolico per accontentare in qualche modo i poteri, questa volta non economici e finanziari, ma culturali dell’Unione Europea.

Gelsomino Minardi