#BENEDETTOXVIBLOGWORDPRESS: NON È LECITO NEGARE LA COMUNIONE SULLA LINGUA! I SACERDOTI CHE SI RIFIUTERANNO DOVRANNO ESSERE DENUNCIATI!

Dal Prof. GIORGIO NICOLINI – COMUNICO che quest’oggi, 12 maggio 2020, dalle ore 11,50 ho avuto un lungo colloquio telefonico con il Segretario del Card. Robert Sarah,  prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti (di cui posso fornire la registrazione), riguardo alla questione dei Vescovi o dei Sacerdoti che, con l’avvio delle Messe con il popolo, impongono ai fedeli di ricevere la Comunione SOLO sulla mano. Il Segretario mi ha confermato che il Card. Sarah, come si era già espresso anche pochi giorni fa in una intervista – https://www.lanuovabq.it/it/sarah-basta-profanazioni-non-si-tratta-sulleucarestia -, ribadisce l’insegnamento della Chiesa (nella “Redemptionis Sacramentum”) secondo cui che NON E’ LECITO NEGARE LA COMUNIONE IN BOCCA a chi richiede tale modalità di ricezione della Comunione Eucaristica, come d’altra parte – pur se “illegittimo” perché violazione della Costituzione e dei Patti Lateranensi – lo stesso “accordo C.E.I.-Governo” del 7 maggio 2020 non vieta in alcun modo tale modalità di ricezione della Comunione Eucaristica da parte dei fedeli. Pertanto, Vescovi e Sacerdoti che imponessero la sola Comunione sulle mani commettono un abuso, del quale – mi ha detto il Segretario – faccio bene a presentare “denuncia canonica” alla stessa “Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti”. Quindi, consiglio tutti quanti avessero a subire tale ABUSO DI ESSERGLI NEGATA LA COMUNIONE IN BOCCA (da parte di Vescovi o Sacerdoti), di inviare regolare DENUNCIA CANONICA alla “Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti” (c/o 00120 CITTA’ DEL VATICANO – Fax 06.69883499 – Posta Elettronica: [email protected]), per UN INTERVENTO AUTORITATIVO sui Vescovi e/o Sacerdoti (indicando il relativo indirizzo domiciliare o altri elementi di contatto) che commettono tali ABUSI. Dalla “Redemptionis Sacramentum” n.169: “Quando si compie un abuso nella celebrazione della sacra Liturgia, si opera un’autentica contraffazione della Liturgia cattolica. Ha scritto san Tommaso: «incorre nel vizio di falsificazione chi per conto della Chiesa manifesta a Dio un culto contro la modalità istituita per autorità divina dalla Chiesa e consueta in essa».

Prof. GIORGIO NICOLINI

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Così un canonista ha spiegato la norma: “Un vescovo non può esigere che un fedele riceva la Comunione “alla mano”. Perfino nella Forma Ordinaria, è prescritta [cioè è norma] la Comunione “alla lingua”, col diritto [rescrittivo] di riceverla “alla mano”. LA NORMA E’ NORMA, ED E’ BASATA SUL DIRITTO DEL FEDELE DI SCEGLIERE COME ADORARE DIO IN QUEL MOMENTO DELLA MESSA CHE PER SUA NATURA E’ PROFONDAMENTE PERSONALE E NON COMUNITARIO. La mia opinione è basata sulla rilevante giurisprudenza dalla Santa Sede nella difesa dei diritti del cattolico di ricevere la Comunione “alla lingua” e in ginocchio durante una Messa nella Forma Ordinaria, perfino se il suo vescovo avesse legiferato in contrario. Tali legiferazioni sono considerate, per loro natura, come suggerimenti, non come obbliganti. Dato che sul piano legale ciò è valido per un vescovo, a fortiori è vero anche per un sacerdote in parrocchia. Ad un laico non può essere negato il Sacramento a meno che non sia un notorio pubblico peccatore. Un sacerdote che di sua iniziativa dicesse ai fedeli che devono ricevere “alla mano” sta violando la legge canonica e inducendo i fedeli a violarla a loro volta”.

E ciò costituisce un vero e proprio esecrabile “peccato”, dal punto di vista della “morale cattolica”.

—– Prof. GIORGIO NICOLINI —

Cfr. anche https://www.facebook.com/giorgio.nicolini/posts/10222584905362164

NON E’ LECITO NEGARE LA COMUNIONE SULLA LINGUA

All’epoca dell’influenza suina del 2009 era stato chiesto alla “Congregazione del Culto Divino” se sia lecito negare la comunione in bocca per motivi sanitari. La risposta della Congregazione Vaticana citò la REDEMPTIONIS SACRAMENTUM, La quale afferma chiaramente al numero 92 che ogni fedele ha sempre il diritto di ricevere la Santa Comunione sulla lingua né è lecito negare la Santa Comunione a qualsiasi fedele di Cristo che non ha impedimenti di legge dal ricevere la Santa Eucarestia (numero 91). Ciò che in MORALE è dichiarato NON LECITO, significa che chi fa il contrario e contravviene a ciò che è stabilito COMMETTE PECCATO. Per cui i Vescovi e i Sacerdoti che obbligano a ricevere la Comunione sulla mano al fedele che NON VUOLE commettono un vero PECCATO dal punto di vista morale (GRAVE o VENIALE giudicherà Dio!).

In aggiunta gli studi scientifici hanno dimostrato che le mani sono un ricettacolo di germi, virus e batteri che circolano a causa del contatto delle mani con le più diverse superfici ed oggetti, per cui la cute delle mani può veicolare batteri e virus che – nella Comunione sulla mano – percorrono il tragitto “cute – Sacre Specie – cavo orale”, trasmettendo al soggetto un possibile contagio assai più che con la Comunione data direttamente sulla lingua del comunicando da parte del sacerdote (il quale, peraltro, per obbligo liturgico, deve avere le mani sempre pulite e purificarle nel caso di un contatto accidentale con la saliva del comunicando, prima di dare la Comunione ad un nuovo comunicando).

La Comunione sulla mano, perciò, è molto più pericolosa della Comunione data sulla lingua dal punto di vista medico, per cui i Vescovi dovrebbero piuttosto – nel presente pericolo di contagio – VIETARE LA COMUNIONE SULLA MANO e OBBLIGARE A DARE LA COMUNIONE SOLO IN BOCCA, con gli accorgimenti della pulizia delle mani del sacerdote secondo come egli è già obbligato dalle stesse disposizioni liturgiche, e compreso anche l’uso del piattino, che le Norme OBBLIGANO AD USARE: per cui le eventuali Ostie consacrate o frammenti di esse che cadono a terra e vengono calpestate e profanate per le inadempienze o negligenze volontarie di chi distribuisce la Comunione costituiscono un ulteriore PECCATO DI OMISSIONE, oltre alla profanazione.

Si lasci perciò ai fedeli la LIBERTA’ DI COSCIENZA di decidere in quale modo ricevere la Comunione. Ogni violazione di tale libertà di coscienza costituisce UNA GRAVE VIOLENZA ALLA COSCIENZA del comunicando. Così anche ammonisce la Parola di Dio in San Paolo solo per il cibo terreno: e per l’Eucaristia, Pane degli Angeli, Gesù-Dio, VIVO e VERO nell’Ostia consacrata?… “PENSATE A NON ESSER CAUSA DI INCIAMPO O DI SCANDALO AL FRATELLO. Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è immondo in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come immondo, per lui è immondo. Ora se per il tuo cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo carità. GUARDATI DAL ROVINARE con il tuo cibo UNO PER IL QUALE CRISTO E’ MORTO!” (Cfr. Rom.14,1-23)

Prof. GIORGIO NICOLINI – Direttore di TELE MARIA

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