Cattolici di tutto il mondo uniamoci!

Molti di noi cattolici hanno atteso con ansia negli ultimi mesi che papa Francesco cominciasse a prendere più nettamente posizione sui sempre più efferati crimini che i feroci e sanguinari militanti del Califfato nero stanno attuando, ormai da troppo tempo quasi impunemente, soprattutto contro le comunità cristiane del Medioriente e dell’Africa nord-orientale. Lo scorso lunedì dell’angelo, le parole e i moniti del papa sono apparsi molto meno blandi e sereni del solito, perché volti a stigmatizzare il comportamento di una comunità internazionale che, dinanzi ai ripetuti e sempre più atroci crimini anticristiani dei jihadisti, sembra volgere «lo sguardo dall’altra parte» e assistere «muta e inerte» a pratiche di morte inaccetdownload (5)tabili e persino più disumane, se possibile, di quelle poste in essere dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Il papa ha altresì chiesto pubblicamente che gli organismi politici internazionali provvedano immediatamente ad assicurare «difesa e protezione» a tutti i «nostri fratelli e sorelle, perseguitati, esiliati, uccisi, decapitati per il solo fatto di essere cristiani», facendo peraltro notare che «la loro persecuzione costituisce una preoccupante deriva dei diritti umani più elementari».

A dire il vero, non è mancato chi, pur non essendo cristiano, abbia eccepito che egli avrebbe forse potuto essere più chiaro sulla identità dei persecutori e dei carnefici, ovvero sul fatto che si tratta di musulmani a tutti gli effetti per i quali, notoriamente, estirpare la fede cristiana dalla faccia della terra costituisce un grande titolo di merito agli occhi di Allah (Carlotta Visentin, Stragi di cristiani: papa Francesco doveva dire tutta la verità, in “Rights Reporter” del 4 aprile 2015). Una sua parola più precisa e puntuale al riguardo avrebbe potuto essere forse utile a scuotere tutto un mondo islamico, largamente presente anche nel mondo occidentale, che a parole si dice costernato per gli eccidi compiuti dall’Isis contestando peraltro la natura e le motivazioni coranico-islamiche dei suoi atti, ma che di fatto appare sostanzialmente silente e inerte, a cominciare proprio dai musulmani occidentali, ovvero da quelli cosiddetti integrati e moderati.images (32)

Sul sito dell’UCOII, per esempio, non una parola compare sulla strage di cristiani compiuta in Kenia, mentre si trova un comunicato stampa semplicemente ridicolo con cui si condanna la strage di Tunisi non perché le sue vittime siano stati turisti occidentali ma semplicemente perché essa rappresenterebbe “un’aggressione ai popoli musulmani”! Ma, prima o poi, papa Francesco, ispirato dallo Spirito Santo, troverà il modo di bandire dal suo linguaggio ogni diplomazia per affermare la verità nella sua interezza, e quindi per affermare anche che sono nient’altro che musulmani a perseguitare i cristiani: solo cosí, cominciando a rischiare anche noi cristiani occidentali di esser presi di mira dai nostri vicini musulmani di quartiere a quel punto smascherati, potremo essere più solidali, nella fede e nella sofferenza, con fratelli e sorelle che vengono massacrati ogni giorno, a causa della loro fede in Cristo, in alcune altre regioni del mondo.

La verità è che, al momento, non si intende sconfiggere lo Stato islamico, probabilmente perché esso ha un “lavoro sporco” da eseguire, ne sia o non ne sia cosciente, a tutto vantaggio di determinati assetti occidentali di potere e di occulte ma reali strategie politiche occidentali volte a ridisegnare profondamente i rapporti di forza sia in Oriente che in Occidente, rapporti di forza che potrebbero anche implicare un radicale ridimensionamento della presenza cristiana nel mondo. Non è infatti pensabile che, mentre i curdi e più segnatamente le donne curde hanno già sconfitto l’Isis sul terreno con poche e vecchie armi, qualche supercorazzato gruppo militare della Nato o degli USA non sarebbe in grado di annientare alcune migliaia di cialtroni nichilisti e terroristi cui si continua a concedere di devastare, di tagliare teste, di crocifiggere, di stuprare, a proprio piacimento.images (33)

Evidentemente, in questa storia c’è proprio qualcosa che non torna. Persino un anticattolico spesso astioso e sprezzante come Corrado Augias ha sentito ieri sera la necessità, nella trasmissione televisiva “Ballarò”, di esprimere le sue perplessità sul fatto che l’Occidente, gli Usa, l’Unione Europea, non abbiano ancora ritenuto di esprimere una corale e inequivoca condanna sulle persecuzioni anticristiane e di adottare urgenti misure, anche di natura militare, idonee a salvaguardare la vita di migliaia e migliaia di innocenti. Solo che poi Augias non ha saputo spiegare le ragioni di tanto silenzio e di tanta diffusa indifferenza, negando peraltro che la dottrina cristiana sia migliore di quella islamica. Per cui, alla fine quella di Augias, lungi dall’essere una presa di posizione disinteressata, somiglia molto ad una carità pelosa da cui i cristiani devono sempre guardarsi con attenzione.

images (34)Resta però il fatto che il Verbo cristiano e cattolico, per quanto apparentemente in declino, resta una presenza inquietante e destabilizzante nell’Occidente delle multiformi lobbies di potere che vorrebbero modellare sempre più i popoli e gli esseri umani di tutto il pianeta a loro immagine e somiglianza e quindi secondo interessi economici e orientamenti morali e culturali antitetici ai veri e più profondi bisogni materiali, morali e spirituali dell’umanità contemporanea. Questo è il punto. E, se questo è il punto, cattolici di tutto il mondo uniamoci non solo contro la barbarie omicida e assassina dell’Isis maomettano e islamico ma anche contro la barbarie nascosta e apparentemente incruenta ma non meno pericolosa e letale di un Occidente putrido e malsano che, nel fare di un laicismo esasperato e programmaticamente ateo e anticristiano la leva principale della sua complessiva progettualità politico-culturale, condanna irrimediabilmente se stesso alla sua irreversibile estinzione!

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