La Tunisia “dichiara guerra al terrorismo”

Nell’operazione le autorità hanno ucciso un jihadista e arrestati altri 9. Oltre al sequestro di armi, le forze dell’ordine hanno scoperto un campo di addestramento vicino al confine algerino

di Stefano Cicchini

(pubblicato in “In Terris” il 25 luglio 2015)

Vasta operazione antiterrorismo in Tunisia. La Guardia nazionale a Sejnane, neo governatorato di Biserta nel nordovest del Paese, ha ucciso un terrorista considerato pericoloso dalle autorità, tale Khaled Ben Abdelkarim Ben Brahim Saidani, con legami con le organizzazioni terroristiche Ansar Al Shariaa e Isis (Daesh). L’uomo era ricercato dal 2012 per aver preso parte a diverse operazioni terroristiche, tra cui l’omicidio di un agente di polizia a Menzel Bourguiba, avvenuto il 23 ottobre 2013. Altri nove jihadisti – tra cui una donna – sono stati arrestati. Sequestrati inoltre cinque kalashnikov, munizioni ed esplosivo. Le forze di sicurezza hanno scoperto anche un campo di addestramento per terroristi nella zone montagnosa tra le regioni di Tabarka e Ain Draham, non lontano dal confine algerino.

Sono state rinvenute dagli agenti postazioni di tiro e sentieri da utilizzare come vie di fuga verso l’Algeria in caso di incursioni delle forze speciali. A Mahdia le persone arrestate sono state quattro, tutte accusate di appartenere ad organizzazioni terroristiche e di utilizzare i social network per minacciare personalità politiche ed istituzioni dello Stato. Lo ha annunciato il ministero dell’Interno tunisino, rendendo noto che questi arresti sono il frutto di un lavoro di intelligence dell’Unità nazionale di inchiesta per i reati di terrorismo in collaborazione con il distretto regionale di sicurezza della Manouba. Durante il blitz sono stati sequestrati inoltre telefoni cellulari, pc, libri dal contenuto estremista.

Stefano Cicchini

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