Cirinnà e cattolici del Movimento 5 Stelle

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di Giorgio Palmaro

Il “cattolico” pentastellato Nicola Morra ha dichiarato a “La Repubblica” che lui, come cattolico, “voterà convintamente la stepchild adoption” insieme all’intero disegno di legge Cirinnà che la contiene. Questo senatore molto vanitoso e saccente ma di non grande spessore intellettuale e politico, alludendo alla sorte di tanti bambini orfani o abbandonati, ritiene di esprimere un concetto irresistibilmente efficace quando osserva: “Mettetevi nei panni di quei ragazzini. Se non passa quella parte della legge, chi pensa ai loro diritti? Bene o male io qualche casa famiglia l’ho frequentata, ho visto cosa significa per un bambino passare da un affido a un altro e poi magari tornare in istituto. Francamente penso che sia questa la cosa da evitare ad ogni costo”.

Evidentemente, Morra dà per scontato che il destino di un bambino affidato a persone omosessuali sia di certo più felice del destino di un bambino che venga trascorrendo parte della sua esistenza in qualche buona casa famiglia e tra un certo numero di affidi, ma questo accade perché Morra, sulla scia di un falso e sempre più diffuso umanitarismo contemporaneo, stoltamente disconosce o sottovaluta la complessità e la problematicità non di rado drammatica delle realtà omosessuali sotto il profilo psicologico e comportamentale.

imagesMa il passaggio più deprimente della insulsa e ributtante retorica umanitaria di Morra è quello in cui si legge: “Io cerco di essere cristiano, cerco di essere cattolico, anche se il cattolicesimo è una variante del cristianesimo cui manca il fattore fondamentale della libertà di scelta. Comunque, cercare significa ricordarsi quel che è scritto nel Vangelo: non giudicare”. Anche i cattolici più consapevoli e responsabili cercano di essere cristiani e cattolici, senza ritenersi mai compiutamente tali, perché il cattolico più santo è quello che si ritiene sinceramente indegno dinanzi a Dio. Ma i cattolici più consapevoli e responsabili, tra cui difficilmente sembra potersi annoverare chi ragiona come Morra, non solo non ritengono che il cattolicesimo sia una semplice variante del cristianesimo essendo ben consci del fatto che il primo, nonostante i suoi persistenti limiti storici e spirituali, sia la forma più veritiera e compiuta del secondo e per cosí dire il cristianesimo tout court, ma soprattutto non si sognano di affermare che il cattolicesimo sia privo del fattore fondamentale della libertà di scelta. E che razza mai di cattolicesimo sarebbe quello che non contempli una fondamentale libertà di scelta?

Né più incisivo e convincente appare quel maldestro riferimento al “non giudicare” evangelico, di cui Morra fa non solo una lettura superficiale ma anche e soprattutto un uso manifestamente strumentale e ricattatorio, mentre non c’è nulla di meno evangelico che servirsi del vangelo e della Parola di Dio per fini moralmente ambigui o disonesti.

Ma, poiché è pur sempre vero che il monito a non giudicare e soprattutto a non condannare il prossimo in modo tassativo e definitivo è uno dei pilastri del messaggio salvifico di Gesù, noi, diversamente cattolici rispetto a coloro che oggi compiono scelte non solo errate ma decisamente contrarie o antitetiche ad uno spirito evangelico, ci asteniamo doverosamente dall’esprimere giudizi di odio o di condanna verso chicchesia, benché, pur riconoscendoci peccatori e limitati, non esitiamo, assistiti dallo Spirito Santo, ad esercitare correttamente la nostra facoltà di giudizio e di discernimento e a rimproverare apertamente i nemici interni ed esterni della Chiesa di Cristo. E a ribadire che la signora Monica Cirinnà si presta, nel caso specifico, ad operare come agente satanico di un seducente ma torbido piano di distruzione e di morte, per cui la sua legge non solo è una pessima legge ma costituisce un vero e proprio tentativo di alterare il piano creazionale di Dio e la stessa struttura antropologica della famiglia e dell’intera società.

imagesIl Movimento 5 Stelle, che tra i punti del suo programma originario non aveva affatto incluso la questione omosessuale, ha avuto tante occasioni in parlamento per votare utilmente insieme al PD, ma si decide oggi paradossalmente, per la prima volta in questa legislatura, a dare manforte al PD, su una legge manifestamente sbagliata e dannosa. Ciò potrebbe spiegarsi sul piano di una miserevole tattica politica che rischia tuttavia di arrecare più danni che vantaggi al partito sempre più incolore e insignificante di Grillo, ma rappresenta una micidiale sconfitta della società politico-istituzionale italiana nella sua pressoché totale interezza, sconfitta di cui gradualmente dovrà sopportare le conseguenze quello stesso Renzi che pure sinora, sul terreno della politica economica e della politica estera anche in rapporto alla UE, si era spesso comportato egregiamente.

Quanto a Morra, si metta piuttosto una mano sulla coscienza per aver lasciato tempo fa al suo destino un suo compagno di partito e di fede come l’ingegner Andrea Aquilino, e per aver consentito, senza proferir parola, che egli, a causa della sua precisa presa di posizione contro l’insinuarsi sempre più corposo delle teorie gender e di tendenze sempre più marcatamente omosessualiste in seno ai 5 Stelle, venisse espulso dal movimento pentastellato.

Questa è la verità, e questa verità andava detta nitidamente nel nome del Vangelo e dell’umanità.

Giorgio Palmaro

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