Pensiero della settimana

La Marta evangelica è la donna dedita a mille occupazioni, impegnata in mille faccende quotidiane, quella che oggi si direbbe una donna dinamica, una donna del fare, una donna volitiva, concreta, pratica, mentre la Maria evangelica, sorella di Marta e da non confondere né con Maria di Nazareth, né con Maria di Magdala, né con altre Marie nominate nei racconti evangelici, è una donna, non certo svogliata e inoperosa, ma dedita ai servizi domestici in modo molto meno convulso rispetto alla sorella e, soprattutto, senza trascurare la preghiera e l’ascolto attento della Parola di Dio. In realtà, quando Marta sembra quasi rimproverare il Signore di non sollecitare sua sorella a darle una mano nel disbrigo dei numerosi servizi domestici, ella si sente rispondere bonariamente da Gesù che, per vivere in modo onorevole e dignitoso, non è necessario andare sempre di corsa, impelagandosi in numerose o svariate attività, che possono anzi costituire un ostacolo, un intralcio ad un’attività esistenziale e spirituale, incentrata principalmente, come nel caso di Maria, su un rapporto diretto e intenso con il Figlio di Dio.

Questi, in vero, non disapprova l’operosità, l’attivismo di Marta, se non per criticarne gli eccessi che tolgono tempo alla più importante e necessaria attività umana, quella consistente nell’ascolto, nella meditazione della Parola salvifica di Dio, nella ricerca della protezione e della benedizione divine. Vivere, evangelicamente, significa non solo agire, essere laboriosi e produttivi, fare del bene a sé e al prossimo, ma anche e principalmente pensare alle priorità della vita, dedicando molta parte delle proprie energie intellettuali e spirituali innanzitutto alla contemplazione orante della grandezza e dell’infinita misericordia di Dio e alla comprensione di quel che occorra chiedere a Dio sia per il soddisfacimento dei propri e altrui bisogni terreni che per il perseguimento dei beni celesti. Che ancora oggi, come molti potranno riconoscere, è un discorso profondamente e profeticamente inattuale.  

Francesco di Maria

 

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