Chi di sondaggi colpisce di voti reali perisce

download (30)Giornali e televisioni pubbliche e private continuano a diramare sondaggi politici sempre più sfavorevoli a Renzi e al PD e sempre più favorevoli ai partiti di destra e al Movimento 5Stelle che ha molte cose di destra e quasi niente di sinistra. Infatti, i presunti dati relativi alle intenzioni odierne di voto quali sono quelli forniti dai maggiori istituti demoscopici italiani sembrerebbero collocare il PD al 33% dei consensi (circa il 7, 5 % in meno dei consensi ottenuti in occasione delle ultime elezioni europee), Forza Italia al 12 %, la Lega Nord al 15, 5 % e Fratelli d’Italia al 4% per un totale di 31-32 % di consensi all’intero Centro Destra ancora orfano di NCD e UDC, e infine il Movimento di Grillo al 23, 5 % dei voti.

Ora, come tutti sanno, intorno ai maggiori istituti demoscopici nazionali gira un business di alcune centinaia di milioni di euro, una grande massa di denaro a cui contribuiscono per lo più soggetti economici e politici privati (non solo partiti, ma anche gruppi, associazioni ecc.) che non possono non condizionare, con le loro aspettative e il loro implicito bisogno propagandistico di restare a galla nell’immaginario della pubblica opinione, persino i sondaggisti più esperti e indipendenti. Naturalmente chi fa i sondaggi, indipendentemente dalla sua serietà professionale e “scientifica”, sa bene che i dati di volta in volta forniti su questo o quel partito politico devono poter contribuire a creare curiosità, interesse, speranza o preoccupazione a seconda dei casi, nei diversi segmenti popolari dell’elettorato, per cui inevitabilmente, per mezzo di preconcetti e per niente saggi accorgimenti “salomonici”, è portato sempre a ritoccare, a “ponderare”, come si dice in gergo, ad elaborare con un margine più o meno ampio di “soggettività”, i vari risultati dei suoi sondaggi, effettuati peraltro su criteri scientificamente molto discutibili come per esempio discutibili sono certamente le campionature adottate (su 500, 1000 o, al massimo, 1500 persone a settimana, posto che esse vengano realmente e rigorosamente poste in essere).images

Questi sono i due elementi prevalenti, i cospicui ed eterogenei finanziamenti e i precisi interessi mediatici, che, ben più che il rigore scientifico, alimentano quei sondaggi politici che ci vengono propinati settimanalmente da giornali e televisione. Accade cosí che il PD venga dato oggi al 33 % senza tener conto per esempio che, nel frattempo, la cosiddetta minoranza di sinistra ormai sempre più lontana da esso porta con sé almeno un 5-6 % di voti dell’elettorato PD e che un 1 o 2 punti di percentuale in meno per un Renzi uscito da un pesantissimo anno di governo sono indicativi non già di flessione o addirittura di “crollo” ma semmai di lusinghiera tenuta politica, e accade invece che i presunti sette decimali in più guadagnati dal Movimento 5Stelle venga considerato come un “boom” di questo partito. Come dire: se in una settimana su 500 persone intervistate 3 ti tolgono la fiducia sei fregato, se sette in più rispetto alla volta precedente te la danno, sei beato! Ma è serietà questa? Si pensi poi che il margine di errore, la cosiddetta “forbice”, che si concedono gli istituti demoscopici, varia dai 5 punti ai 7 o 8 punti percentuali, e che già questo denota la scarsa attendibilità delle loro attività di ricerca, perché, se mettiamo 5 o 6 persone, totalmente prive di competenze sondaggistiche e statistiche, una accanto all’altra, e chiediamo ad ognuna di esse di fare una previsione su futuri risultati elettorali, necessariamente si verificherà che, con un siffatto margine possibile di errore, qualcuno indovinerà di più, qualcuno di meno, ma tutti potranno rivendicare l’attendibilità delle loro previsioni.

Ragion per cui, più che puntare su certo facile sensazionalismo, molto più onesto sarebbe dire che il PD è tra il 33 e il 39%, la Lega Nord tra il 9 e il 15%, il Nuovo Centro Destra tra il 2 e il 7%, il Movimento di Grillo tra il 17 e il 23% e cosí via. Tutto questo fa sí che i sondaggi politici siano sostanzialmente inutili e anzi dannosi perché concorrono ad intensificare il caos e la bagare di cui certo la nostra vita politica non ha alcun bisogno. Dei sondaggi le persone avvedute sanno bene che c’è ben poco da fidarsi e che la loro correttezza ed esattezza non potrà essere completamente accertata neppure dopo che il voto sarà stato realmente espresso dagli elettori, per via di una componente di casualità e imprevedibilità assolutamente ineliminabile.download (31)

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Piuttosto, le forze politiche di opposizione che oggi gongolano di gioia perché dati presuntivamente in progresso dai sondaggi e che di conseguenza infieriscono quotidianamente, sul piano della polemica politica, sul o sui partiti di governo, farebbero forse bene a contenere il loro entusiasmo, perché non di rado è già accaduto che chi di sondaggi aveva colpito di voti reali poi perisse.    

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