di Fabrizio Mutti
Un fatto è certo: Renzi ha in mente un’idea d’Europa molto diversa da quella che ha trovato concreta applicazione dal 2000 ad oggi. Non tanto nel senso utopistico, come ingenuamente si potrebbe pensare, che egli auspichi un’Unione Europea totalmente libera da burocrazia e tecnocrazia, ma nel senso realistico di un’Unione Europea in cui burocrazia e tecnocrazia non siano più altari su cui tutto venga sacrificandosi ma semplici anche se importanti strumenti finalizzati a perseguire il maggior benessere possibile di tutti i cittadini dei Paesi membri.
Renzi sta ripetutamente e giustamente osservando che, come peraltro stabiliscono gli stessi Trattati europei, non ha senso parlare di “stabilità” economico-finanziaria senza preoccuparsi realmente della “crescita”, perché, per citare le sue testuali parole, «la stabilità senza la crescita diventa immobilismo», né è pensabile che la costruzione europea possa reggersi semplicemente sulla moneta unica, «perché non basta avere una moneta unica per condividere un destino insieme». D’altra parte, puntualizza efficacemente il nostro premier, «o l’Europa è in grado di assumere la battaglia contro la disoccupazione o non ci sarà alcuna stabilità possibile».Anche su concetti-chiave della scena politica europea quali rigore, austerity, stabilità, lotta al debito pubblico, Renzi mostra di non volersi conformare affatto alla mentalità dominante in Europa, ritenendo che tutti questi elementi, da cui pure non si può prescindere in sede economica, debbano essere intesi non in senso dogmatico e statico ma in senso critico e dinamico, ovvero come momenti e funzioni di un progetto economico europeo che non perda mai di vista le concrete e specifiche condizioni materiali e morali in cui versano i diversi popoli dell’Unione e che non si possa quindi pretendere di realizzare a colpi di “regole” assolute, di “vincoli esterni” inamovibili, di diktat implacabilmente indifferenti ad indilazionabili urgenze economiche, sociali, esistenziali dei popoli maggiormente sofferenti. Continua a leggere→
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