«Preferisco Berlusconi che lotta per le sue aziende che quei cazzo di finti amici della sinistra che per venti anni hanno fatto solo i cazzi loro»: con la sua consueta eleganza Grillo ha tenuto a far sapere ancora una volta che lui Berlusconi lo considera più affidabile dei “finti amici della sinistra”. Chi siano poi questi finti amici di sinistra, lo sa solo lui, e non è pensabile che possa essere più preciso al riguardo, perché, come al solito, bleffa pesantemente.
Ma, se da una parte, è sempre più curioso che egli venga reiteratamente censurando l’operato politico di quella stessa sinistra PD, alla quale, come molti ricorderanno, solo qualche anno fa diceva di volersi iscrivere, evidentemente per trascinarla in un’avventura plebiscitaria e dittatoriale senza ritorno e privare l’Italia di ogni residuo di credibilità democratica e di giustizia sociale, e dalla quale fortunatamente sarebbe stato respinto come provocatore e opportunista, dall’altra lo scopo politico di queste sue uscite è quello di ridurre le distanze (apparenti) tra il suo Movimento e il partito di Silvio Berlusconi, per puntare ad una possibile coalizione futura con quest’ultimo al fine di poter scavalcare il partito di Renzi alla prossima tornata elettorale e dar vita ad un bel governo fascista tra 5 Stelle e Forza Italia che impedirebbe finalmente al giovane presidente del Consiglio di continuare a “dettare legge”, a ragione o a torto, sulla politica economica e sociale del nostro Paese. Continua a leggere