di Maurizio Piccirilli
(pubblicato in “In Terris” dell’11 marzo 2016)
La minaccia questa volta arriva da appena 400 chilometri dai nostri confini. E’ il nuovo leader dell’Isis di Libia Abdel Qader Al-Najdi a chiamare a raccolta i combattenti del Califfato per l’offensiva finale contro l’Occidente. Saudita, Abdel Qader al Najdi è il successore di Abu-al-Mughirah al Qahtani ucciso in un raid aereo Usa. La dichiarazione di guerra totale è stata fatta in una intervista al settimanale jihadista Al-Naba, il terrorista si scaglia contro l’Occidente e i nuovi crociati. Nelle sue parole ci sono molti riferimenti al nostro Paese.
Nell’intervista il nuovo capo dello Stato Islamico in Libia minaccia Roma, capitale della cristianità. “L’Italia è tra i nuovi crociati e preghiamo per la conquista di Roma da parte dello Stato islamico” ha affermato Abdel Qader Al-Najdi. “Preghiamo che le avanguardie del Califfato in Libia siano quelle che conquisteranno Roma” ha detto assicurando che in Libia il Daesh è solo agli inizi e sta crescendo sempre più. Uno schiaffoalla nostra sicurezza. Il nuovo capo del Califfato in Libia, inoltre, ha promesso all’Occidente una durissima rappresaglia per l’uccisione del suo predecessore, promettendo il peggio a quelli che definisce “i nuovi crociati”. Nell’intervista, Al-Najdi ha parlato del possibile intervento occidentale in Libia. “Gli Stati principali della coalizione sono Francia, Gran Bretagna e Italia. Questa coalizione – ha spiegato – fa parte di una catena già creata dai loro antenati, grandissimi criminali, che hanno combattuto i primi musulmani perché riconoscevano l’Islam”. Continua a leggere