L’anomalia americana

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di Giorgio Civita

imagesSi continua a parlare degli Stati Uniti come di un grande Paese non solo dal punto di vista militare ed economico ma anche da un punto di vista politico e culturale. Ma la realtà americana è molto più complicata di quella che generalmente emerge dal resoconto dei grandi media internazionali. A parte “Le nouvel observateur”, per esempio, che ha ripreso una notizia del britannico “Guardian”, quanti altri giornali e televisioni si soffermano criticamente su alcuni specifici aspetti di quello che probabilmente sarà il decisivo duello “democratico” per la conquista della Casa Bianca tra il conservatore Donald Trump e la democratica Hillary Clinton? Continua a leggere

La democrazia, questa sconosciuta!

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imagesGiudica nei tribunali anche chi non potrebbe o dovrebbe giudicare, insegna nelle scuole di ogni ordine e grado anche chi non potrebbe o dovrebbe insegnare, esercita impegnative funzioni accademiche e ruoli di enorme           responsabilità imagespolitica e amministrativa anche chi non potrebbe e dovrebbe esercitarli, predica dai pulpiti anche chi dice sciocchezze e non crede davvero nelle verità che dovrebbe predicare, prega il Signore anche chi non ne conosce perfettamente la volontà e gli insegnamenti e lo identifica più con una opportunità scaramantica che non con una Persona reale da adorare qualunque cosa accada. Continua a leggere

Il Casaleggio percepito (dai giornali)

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E’ scomparso davvero un incrocio tra Cavour e Steve Jobs? 

(pubblicato da Redazione di “Il Foglio” del 14 aprile 2016)

Qui non si vuole fare eccessivo esercizio di cinismo, né passare per forza per originali, né mancare di rispetto a nessuno. Tuttavia, caspita, cari colleghi della stampa e dei telegionali, cari conduttori e cari editorialisti: il cordoglio, ci mancherebbe, le lacrime, naturalmente, la tristezza, anche la nostra, è ovvia, ma un po’ di contegno, no? Martedì mattina è morto Gianroberto Casaleggio, sessantun anni, perito informatico, ex manager allontanato dalla Telecom, ex impiegato della Olivetti, fondatore della CasaleggioAssociati s.r.l., società di web marketing che guida e determina la linea politica del Movimento cinque stelle, un partito nato nel corso di una manifestazione denominata “vaffa day”. A leggere i giornali di ieri sembra invece che il paese sia rimasto orfano d’una figura, certamente originale, i cui mirabolanti tratti riassumono il meglio dell’intelligenza politica di Cavour e del genio tecnologico di Steve Jobs.

Abbiamo calcolato che la parola “visionario” a lui riferita compare sessanta volte (non c’è un solo giornale che non lo chiami “visionario”, soprattutto Repubblica e la Stampa: Ceccarelli ha insistito parecchio sul punto). Per sole quarantrè volte è invece, più modestamente, definito “profeta”. E allora l’Unità lo chiama “testa pensante”, Italia Oggi gli attribuisce “risultati strepitosi”, MilanoFinanza racconta il “politico del ventunesimo secolo”, mentre per Marco Travaglio – gulp –  Casaleggio “ha scritto un pezzetto di storia d’Italia”. Come Garibaldi. Ma è il Corriere a dare il meglio di sè: “Era un visionario”; “sottovalutato” e “comunque poco compreso”; “voleva collocarsi al confine più avanzato con la modernità e la scienza”. Il cordoglio, ci mancherebbe, ma davvero Casaleggio era un mix tra Steve Jobs e Cavour?

Nostra postilla

Grillo ha detto che uomini come Casaleggio “ne nascono uno ogni cent’anni”. Nel proferire queste parole commemorative, ma oggettivamente eccessive, sul suo amico defunto, da megalomane qual egli è avrà quasi certamente pensato a se stesso, alla sua grandezza, alla sua nobiltà d’animo, qualità tutte naturalmente presunte, e non è da escludere che fra qualche tempo si senta dire che uomini come Grillo ne nascano uno ogni due secoli. Però, a ben pensarci, se fosse vero che di Casaleggio ne vengono fuori uno ogni secolo e di Grillo uno ogni due secoli, non ci si dovrebbe sentire rassicurati?  Beati coloro che sanno riconoscere solo le proprie miserie e sono capaci di considerarsi solo dei “servi inutili”!  Affidiamo il destino ultraterreno di Gianroberto Casaleggio all’infinita misericordia di Dio. 

Sì o no al referendum sulle trivellazioni

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da Redazione di “Giornalettismo”

download (78)REFERENDUM TRIVELLE 17 APRILE, PERCHÉ VOTARE SÌ
I sostenitori del Sì al referendum sulle trivellazioni ritengono che l’attività di estrazione degli idrocarburi debba essere fermata per evitare rischi sanitari o ambientali. Secondo le associazioni ambientaliste, tra le quali Greenpeace, Wwf e Legamiente, con lo stop alle estrazioni a ridosso della costa alla scadenza delle concessioni determinerebbe, o anticiperebbe, una svolta alla politica energetica del nostro Paese, un’innovazione del sistema produttivo e maggiore investimento nelle energie rinnovabili. Continua a leggere

Bersani e il governo Renzi

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di Stefano Guerin

imagesPier Luigi Bersani è davvero curioso! Quando era lui a dirigere il PD, tutti gli volevano bene (si fa per dire) e tutti lo osannavano (si fa sempre per dire) appunto perché lui era il capo, il segretario del partito, per giunta con una precedente esperienza di governo. Gli volevano bene e lo osannavano, malgrado il suo conclamato immobilismo politico-istituzionale, malgrado l’insignificanza del suo eloquio e il consueto andamento burocratico della vita di partito e, soprattutto, malgrado lo scollamento sempre più accentuato tra i vertici del partito stesso e le masse e cosí accentuato da non consentire al politico emiliano di conseguire una sonora vittoria elettorale, cosí come tutti i sondaggi per molto tempo avevano pronosticato. Continua a leggere

Renzi contro Grillo dalle sue Enews dell’8 aprile 2016

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La folla di Piazza Plebiscito, a Napoli, in occasione della visita di papa Francesco

«Stavolta la rubrica della bufala è solo una foto. Niente di più. Per raccontare ai propri adepti che la contestazione a Napoli era oceanica, il blog di Beppe Grillo ha preso l’immagine di Piazza Plebiscito piena di gente. Solo che quelli erano lì non per contestare il premier, ma per abbracciare il Papa. Già, per far vedere che la piazza era numerosa, hanno cambiato foto e hanno messo la foto della visita papale!

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Movimento Cinque Stelle: «Luigi di Maio incassa e non rendiconta»

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[Pubblicato da Redazione di “Giornalettismo” in data 22 marzo 2016]

Da «gli eredi di San Francesco» a rimborsi fiume e scarsa trasparenza: Di Maio, Giarrusso e quelle spese che non tornano

imagesDovevano essere gli «eredi di San Francesco», nati nello stesso giorno del poverello di Assisi: è il Movimento Cinque Stelle, che doveva aprire il Parlamento come una scatoletta. Che doveva rendicontare tutto fino all’ultimo scontrino. Che doveva utilizzare il “Politometro” per misurare il reddito dei professionisti della politica prima e dopo l’ingresso in Parlamento, e che doveva chiedere a tutti i parlamentari di restituire e rimborsare quanto avevano percepito a spese dei cittadini. E invece, con il passare del tempo, la situazione è cambiata: e oggi sembra che della trasparenza il Movimento Cinque Stelle non possa più fare la sua medaglia. Continua a leggere

Virginia Raggi ha ragione

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download (74)Virginia Raggi, persona presumibilmente onesta anche se grillina, ha perfettamente ragione: se un politico, com’è lei in veste di candidato-sindaco a Roma, ritiene, sulla base di dati inoppugnabili, che un’azienda comunale della capitale non soddisfi né i servizi che dovrebbe erogare né le esigenze e le aspettative dei cittadini, ha non solo il diritto ma il dovere di dire chiaro e tondo quello che i privati beneficiari che sono a capo dell’azienda, vedi in primis il noto riccone Francesco Gaetano Caltagirone, non vorrebbero mai venisse detto almeno in pubblico. Continua a leggere

Piero Martinetti e la rifondazione della democrazia italiana

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download (72)Sebbene non organico ad alcun partito o forza politica, Piero Martinetti scelse e si schierò contro la dittatura fascista, ma già in precedenza, nel primo ventennio del 900, aveva preso di mira sia il collettivismo burocratico e repressivo comunista attuato in Russia  sia anche la democrazia italiana liberale di marca giolittiana. Se sono intuibili i motivi della sua avversione al comunismo sovietico, potrebbe invece stupire la sua critica, per certi aspetti non meno radicale, ai sistemi democratico-liberali d’inizio 900, ma in realtà essa ancora oggi non appare per niente insensata, giacché non poche ambiguità egli coglieva nel formalismo giuridico-politico dei sistemi liberali e nella stessa democrazia rappresentativa e parlamentare perché fondata sulla pura legge del numero e su princípi spesso illusori ed ipocriti di partecipazione politica, libertà ed eguaglianza. Continua a leggere

Rende: politica corrotta o magistratura protagonista?

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Io non so se l’on. Sandro Principe e gli altri politici fatti arrestare stamattina dal dott. Vincenzo Luberto, procuratore aggiunto della DDA di Catanzaro, abbiano realmente compiuto i reati che vengono loro contestati. Premetto che non ho mai avuto simpatia né per i politici ora nel mirino della magistratura né per gli uomini politici calabresi in genere, a prescindere dalla loro notorietà e importanza, e che non li ritengo aprioristicamente immuni da atteggiamenti e atti compromettenti dal punto di vista giudiziario. Continua a leggere