Bersani e il governo Renzi

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di Stefano Guerin

imagesPier Luigi Bersani è davvero curioso! Quando era lui a dirigere il PD, tutti gli volevano bene (si fa per dire) e tutti lo osannavano (si fa sempre per dire) appunto perché lui era il capo, il segretario del partito, per giunta con una precedente esperienza di governo. Gli volevano bene e lo osannavano, malgrado il suo conclamato immobilismo politico-istituzionale, malgrado l’insignificanza del suo eloquio e il consueto andamento burocratico della vita di partito e, soprattutto, malgrado lo scollamento sempre più accentuato tra i vertici del partito stesso e le masse e cosí accentuato da non consentire al politico emiliano di conseguire una sonora vittoria elettorale, cosí come tutti i sondaggi per molto tempo avevano pronosticato. Continua a leggere

Renzi contro Grillo dalle sue Enews dell’8 aprile 2016

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La folla di Piazza Plebiscito, a Napoli, in occasione della visita di papa Francesco

«Stavolta la rubrica della bufala è solo una foto. Niente di più. Per raccontare ai propri adepti che la contestazione a Napoli era oceanica, il blog di Beppe Grillo ha preso l’immagine di Piazza Plebiscito piena di gente. Solo che quelli erano lì non per contestare il premier, ma per abbracciare il Papa. Già, per far vedere che la piazza era numerosa, hanno cambiato foto e hanno messo la foto della visita papale!

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Movimento Cinque Stelle: «Luigi di Maio incassa e non rendiconta»

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[Pubblicato da Redazione di “Giornalettismo” in data 22 marzo 2016]

Da «gli eredi di San Francesco» a rimborsi fiume e scarsa trasparenza: Di Maio, Giarrusso e quelle spese che non tornano

imagesDovevano essere gli «eredi di San Francesco», nati nello stesso giorno del poverello di Assisi: è il Movimento Cinque Stelle, che doveva aprire il Parlamento come una scatoletta. Che doveva rendicontare tutto fino all’ultimo scontrino. Che doveva utilizzare il “Politometro” per misurare il reddito dei professionisti della politica prima e dopo l’ingresso in Parlamento, e che doveva chiedere a tutti i parlamentari di restituire e rimborsare quanto avevano percepito a spese dei cittadini. E invece, con il passare del tempo, la situazione è cambiata: e oggi sembra che della trasparenza il Movimento Cinque Stelle non possa più fare la sua medaglia. Continua a leggere

Virginia Raggi ha ragione

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download (74)Virginia Raggi, persona presumibilmente onesta anche se grillina, ha perfettamente ragione: se un politico, com’è lei in veste di candidato-sindaco a Roma, ritiene, sulla base di dati inoppugnabili, che un’azienda comunale della capitale non soddisfi né i servizi che dovrebbe erogare né le esigenze e le aspettative dei cittadini, ha non solo il diritto ma il dovere di dire chiaro e tondo quello che i privati beneficiari che sono a capo dell’azienda, vedi in primis il noto riccone Francesco Gaetano Caltagirone, non vorrebbero mai venisse detto almeno in pubblico. Continua a leggere

Piero Martinetti e la rifondazione della democrazia italiana

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download (72)Sebbene non organico ad alcun partito o forza politica, Piero Martinetti scelse e si schierò contro la dittatura fascista, ma già in precedenza, nel primo ventennio del 900, aveva preso di mira sia il collettivismo burocratico e repressivo comunista attuato in Russia  sia anche la democrazia italiana liberale di marca giolittiana. Se sono intuibili i motivi della sua avversione al comunismo sovietico, potrebbe invece stupire la sua critica, per certi aspetti non meno radicale, ai sistemi democratico-liberali d’inizio 900, ma in realtà essa ancora oggi non appare per niente insensata, giacché non poche ambiguità egli coglieva nel formalismo giuridico-politico dei sistemi liberali e nella stessa democrazia rappresentativa e parlamentare perché fondata sulla pura legge del numero e su princípi spesso illusori ed ipocriti di partecipazione politica, libertà ed eguaglianza. Continua a leggere

Rende: politica corrotta o magistratura protagonista?

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Io non so se l’on. Sandro Principe e gli altri politici fatti arrestare stamattina dal dott. Vincenzo Luberto, procuratore aggiunto della DDA di Catanzaro, abbiano realmente compiuto i reati che vengono loro contestati. Premetto che non ho mai avuto simpatia né per i politici ora nel mirino della magistratura né per gli uomini politici calabresi in genere, a prescindere dalla loro notorietà e importanza, e che non li ritengo aprioristicamente immuni da atteggiamenti e atti compromettenti dal punto di vista giudiziario. Continua a leggere

Le scimitarre dell’Isis vogliono conquistare Roma

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di Maurizio Piccirilli

(pubblicato in “In Terris” dell’11 marzo 2016)

La minaccia questa volta arriva da appena 400 chilometri dai nostri confini. E’ il nuovo leader dell’Isis di Libia Abdel Qader Al-Najdi a chiamare a raccolta i combattenti del Califfato per l’offensiva finale contro l’Occidente. Saudita, Abdel Qader al Najdi è il successore di Abu-al-Mughirah al Qahtani ucciso in un raid aereo Usa. La dichiarazione di guerra totale è stata fatta in una intervista al settimanale jihadista Al-Naba, il terrorista si scaglia contro l’Occidente e i nuovi crociati. Nelle sue parole ci sono molti riferimenti al nostro Paese.download (71)

Nell’intervista il nuovo capo dello Stato Islamico in Libia minaccia Roma, capitale della cristianità. “L’Italia è tra i nuovi crociati e preghiamo per la conquista di Roma da parte dello Stato islamico” ha affermato Abdel Qader Al-Najdi. “Preghiamo che le avanguardie del Califfato in Libia siano quelle che conquisteranno Roma” ha detto assicurando che in Libia il Daesh è solo agli inizi e sta crescendo sempre più. Uno schiaffoalla nostra sicurezza. Il nuovo capo del Califfato in Libia, inoltre, ha promesso all’Occidente una durissima rappresaglia per l’uccisione del suo predecessore, promettendo il peggio a quelli che definisce “i nuovi crociati”. Nell’intervista, Al-Najdi ha parlato del possibile intervento occidentale in Libia. “Gli Stati principali della coalizione sono Francia, Gran Bretagna e Italia. Questa coalizione – ha spiegato – fa parte di una catena già creata dai loro antenati, grandissimi criminali, che hanno combattuto i primi musulmani perché riconoscevano l’Islam”. Continua a leggere

Il partito cattolico che non verrà

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I cattolici italiani non formano certo un cuor solo e un’anima sola, come vorrebbe il Signore, e anzi sono manifestamente divisi sulla verità, sul messaggio di Gesù, a causa della propensione di molti di essi a subire l’influenza di false dottrine. Perché questo accada non è difficile da capire: semplicemente perché ci si lascia sedurre da verità che non sono di Cristo, anche se ci si ostina, da un punto di vista psicologico, a professarsi cristiani e cattolici.images

Nella famiglia cattolica, si verificano smottamenti spirituali sempre più preoccupanti: «se un parroco, in un ritiro del clero», ha osservato con sicura cognizione di causa monsignor Nicola Bux, «afferma che bisogna smetterla con la verità oggettiva, perché è venuto il tempo di chinarsi sulle soggettività, e il vescovo, presente, tace: un problema c’è; se una ragazza, lusingata dalle avances di un uomo coniugato, si sente, in confessione, rimproverare dal sacerdote, perché, a suo dire, avrebbe dovuto cogliere l’occasione, in quanto non è peccato, allora qualcosa è successo» (Se a dominare è un pensiero non cattolico, in “La Nuova Bussola Quotidiana” del 22 febbraio 2015). Continua a leggere

Caro Renzi, così non va!

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di Gelsomino Minardi

Il cattolico Renzi, pur efficacemente impegnato nel governare l’Italia sul piano politico ed economico (ma non è dato sapere ancora per quanto tempo), si mostra decisamente ottuso sulla questione omosessuale. Adesso pare che abbia espresso il desiderio di essere invitato dalle parrocchie per avere la possibilità di spiegare da vicino ai cattolici come e perché la legge sulle unioni civili dovesse essere approvata senza ulteriori rinvii.download (70)

Forse il presidente del Consiglio avrebbe potuto esternare questo suo desiderio ben prima che la legge conoscesse il lungo iter parlamentare e ben prima quindi che fosse approvata. Dire certe cose a fatti compiuti può suscitare solo il sospetto che il premier, temendo ora di poter perdere quote importanti di consenso elettorale, intenda rimediare in qualche modo alle ferite inflitte all’elettorato cattolico più ortodosso o intransigente. Continua a leggere

Islam e Cristianesimo alle radici del conflitto

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Intervista al prof. Massimo De Leonardis, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
di Gavina Masala

(pubblicato in “In Terris” del 23 febbraio 2016)

download (69)Per scoprire le origini di un fenomeno complesso come quello del jihad bisogna tornare alle origini dell’Islam. Una religione particolare, perché è l’unica che abbia avuto un “fondatore (Maometto ndr), che sia stato un capo militare e abbia condotto i fedeli in battaglia”. Lo spiega a Interris.it il professor Massimo De Leonardis, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, a margine del Convegno organizzato dalla Pontificia Università Antonianum sulla testimonianza a Dio di Cristiani e Musulmani. Ogni giorno sentiamo parlare di Islam e Cristianesimo, talvolta in termini di contrapposizione, talaltra di dialogo interreligioso, ma spesso non capiamo le radici dell’attuale scenario geopolitico attuale. De Leonardis ci dà un contributo per comprendere, al di là del politicamente corretto, il rapporto tra queste due fedi. Continua a leggere