Chi sono i cristiani per l’islam?
Il versetto 29 della sura 9 del Corano contiene l’ordine per i musulmani di sottomettere ebrei e cristiani, il “Popolo del Libro”, i quali, una volta sottomessi, a condizione che rimangano tali, diventano dhimmi”, cioè “individui protetti”. Essere sottomessi in passato significava obbligare i cristiani a cedere il passo ai musulmani, vietargli di usare il cavallo (dovevano usare il mulo), imporgli il pagamento di tasse speciali. Oggi naturalmente il senso è cambiato; il suo contenuto dipende dalla sensibilità dell’interprete. Ad esempio, un musulmano integralista non direbbe mai “grazie” ad un cristiano, perché come “sottomesso” sarebbe un dovere di quest’ultimo essere al servizio dei musulmani. Un musulmano moderato è invece consapevole che la convivenza pacifica tra gli individui impone altre regole. Questo versetto consente comunque, ad un qualunque “fanatico” (ad esempio un capo villaggio o un politico locale), di trovare occasione per colpire cristiani o ebrei, e di essere poi assolto da un tribunale che riconosca la sharia come l’unica legge dello Stato. Nel corso della storia, i conquistatori musulmani riconoscevano normalmente la libertà di altri culti religiosi ai popoli dei territori conquistati, purché accettassero la loro posizione di sottomissione. Questo rendeva possibile la convivenza tra uomini di religione diversa. Allo stesso modo, non veniva imposta la propria cultura ai popoli sottomessi, ma all’opposto, erano i musulmani a fare tesoro della scienza, della filosofia, della medicina di questi ultimi. I testi più antichi della grande cultura ellenistica sono infatti arrivati a noi proprio perché salvati e tradotti dai conquistatori arabi. A partire dal secolo scorso, i cristiani che vivevano nelle società musulmane iniziarono però ad aspirare alle libertà godute nel mondo occidentale: libertà politica, di stampa, di pensiero e di culto. Aspiravano a essere “cittadini veri”, nel senso pieno della parola, e non a essere “tollerati”, anche se, talvolta, molto stimati dagli stessi musulmani. Questo ha creato una frattura, diversa da paese a paese, tra popolazione cristiana e quella musulmana; su questa situazione hanno poi avuto conseguenze a livello locale alcuni importanti fatti storici, come la costituzione dello Stato d’Israele, l’invasione russa dell’Afghanistan, l’attacco alle Torri Gemelle. Ma cerchiamo ora di capire cosa ci ha portato in particolare ad interessarci del Pakistan. Continua a leggere