“E’ lecito arrestare l’aggressione attraverso l’azione multilaterale e con l’uso proporzionato della forza”. A dirlo, in un’intervista realizzata da Mimmo Muolo per Avvenire, è il segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Paul Gallagher, che da pochi mesi ha preso il testimone da mons. Dominique Mamberti.
COINVOLGERE GLI STATI DELLA REGIONE
“Sarà responsabilità della Comunità internazionale riflettere sui mezzi migliori per fermare ogni aggressione ed evitare il perpetrarsi di ingiustizie nuove e ancor più gravi”, aggiunge il prelato. Davanti all’avanzata (mediatica e sul campo) dell’orda jihadista che si richiama al Califfo, chiarisce ancora Gallagher, “sembra opportuno che gli Stati della regione siano direttamente coinvolti, assieme al resto della Comunità internazionale, nelle azioni da intraprendere con la consapevolezza che non si tratta di proteggere l’una o l’altra comunità religiosa o l’uno o l’altro gruppo etnico, ma delle persone che sono parte dell’unica famiglia umana e i cui diritti fondamentali sono sistematicamente violati”. Continua a leggere