Si dice che i terroristi non c’entrino con l’islam in quanto “religione di pace”, ma i massacri quotidiani fatti nel nome di Allah (e applicando il Corano) dicono l’esatto opposto
di Magdi Allam
(pubblicato in “Il Giornale” del 5-4-2015)
E’ una Pasqua di sangue per i cristiani vittime del genocidio perpetrato dal terrorismo islamico. Vivono sulla propria pelle la realtà di Gesù Cristo che muore sulla croce, ma proprio oggi non potrebbero festeggiare la Resurrezione, piangendo una lunga scia di sangue dei propri figli spietatamente massacrati dai fedelissimi soldati di Allah soltanto perché cristiani. Riusciranno le immagini terrificanti di centinaia di cadaveri riversi nel campus universitario di Garissa in Kenya a scuotere le nostre coscienze? Continua a leggere









