L’Occidente che nega la verità sull’islam è complice del genocidio dei cristiani d’Oriente

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Si dice che i terroristi non c’entrino con l’islam in quanto “religione di pace”, ma i massacri quotidiani fatti nel nome di Allah (e applicando il Corano) dicono l’esatto opposto

di Magdi Allam

(pubblicato in “Il Giornale” del 5-4-2015)images (45)

E’ una Pasqua di sangue per i cristiani vittime del genocidio perpetrato dal terrorismo islamico. Vivono sulla propria pelle la realtà di Gesù Cristo che muore sulla croce, ma proprio oggi non potrebbero festeggiare la Resurrezione, piangendo una lunga scia di sangue dei propri figli spietatamente massacrati dai fedelissimi soldati di Allah soltanto perché cristiani. Riusciranno le immagini terrificanti di centinaia di cadaveri riversi nel campus universitario di Garissa in Kenya a scuotere le nostre coscienze? Continua a leggere

Michela Marzano, intellettuale e politica del PD

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images (69)La professoressa Michela Marzano, eletta deputata nel 2013 nelle fila del PD, si dice delusa dal governo Renzi rispetto alle aspettative che esso le aveva creato e preannuncia le sue prossime dimissioni da deputata per tornare al suo “lavoro di intellettuale”, anche se non esclude che potrebbe aderire al nuovo soggetto politico di sinistra del fuoruscito Civati. Pensa: Civati, un uomo che pensa!

Non che metta in discussione le grandi qualità politiche e carismatiche del premier che anzi definisce “una persona geniale” e “leader carismatico”, ma secondo lei Renzi sarebbe carismatico a tal punto “da scivolare nella dimensione della personalizzazione del potere che esclude la collaborazione con gli altri“, anche se poi aggiunge che in realtà egli può contare certamente su diversi collaboratori di fiducia “la cui caratteristica principale è la fedeltà”, non però “lo spirito critico”, tant’è vero che “chiunque solleva obiezioni è qualificato come gufo”. Ma Marzano dice qualcosa di più e di più esplicito: “Il partito è sempre più lontano dai valori di sinistra. Mi dà fastidio come Renzi gestisce il potere. Si circonda di incompetenti e incapaci, così da poter decidere tutto lui. Ma non basta volere per potere. Esistono i limiti del reale che non si piega all’onnipotenza della volontà”. Continua a leggere

Nostalgia di un’Italia diversa

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di Ernesto Galli della Loggia

(pubblicato in “Corriere della Sera” del 6 maggio 2015)

download (15)Siamo in molti oggi in Italia, credo, ad avvertire dentro di noi e intorno a noi sempre più spesso pensieri e pulsioni che in altri tempi avremmo giudicato tipici di una mentalità conservatrice (e che in un certo senso lo sono davvero). La cosa è tanto più significativa in quanto riguarda persone che spesso sono state di sinistra e dicono di esserlo ancora. Nel Paese sta dunque montando una subdola ondata conservatrice? Chiariamo innanzi tutto un punto: l’economia non c’entra. Qui da noi il «liberismo selvaggio»  continua a non fare proseliti:

L’ITALIA DIVERSA NON SOLO

IN SENSO AMBIENTALISTICO!     ben pochi pensano cioè che la proprietà debba avere più diritti del lavoro o che non debba esserci una protezione adeguata per la parte più sfavorita e fragile della società. No, l’Italia di cui sto dicendo non inclina al conservatorismo perché è sul punto di passare dalla parte del più forte. Tanto meno sul punto di iscriversi al «partito dell’ordine», che non sa neppure che cosa voglia dire. Continua a leggere

Sulla pelle delle schiave

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Aldo Buonaiuto

(pubblicato in “In Terris” il 6 maggio 2015)

don Aldo Buonaiuto

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suor Rita Giaretta

Gli ultimi drammatici episodi di cronaca nel Mare Mediterraneo hanno evidenziato una terribile verità: la tratta degli schiavi non è mai cessata. Dalle origini ad oggi è cambiato solo il sistema per prelevare essere umani trasformandoli in merce di scambio. Il passaggio di questi disperati nelle mani di criminali nel deserto e poi degli scafisti alimenta un business inimmaginabile. Prostituzione, manodopera, vendita di organi rappresentano i profitti di questo nuovo commercio. Eppure nell’immediato dopoguerra quando la distruzione e la povertà tormentavano i Paesi sconfitti ci fu una volontà di ripresa che espresse un’energia combattiva volta alla conquista di un rinnovato benessere e di una nuova civiltà. Questa spinta in avanti determinò non solo la grande ripresa economica ma anche importanti conquiste sul piano del pieno riconoscimento di tutti i diritti civili e democratici. Tra le trasformazioni che caratterizzarono i cambiamenti in atto si colloca la rivalutazione della dignità della donna espressa per esempio in Italia con l’abrogazione della legge Merlin e quindi con la chiusura delle case di tolleranza. Allora la povertà materiale sembrò essere riscattata da un pieno possesso dei valori che la miseria della guerra non avevano minimamente scalfito. Continua a leggere

Papa Francesco dice no ad un partito cattolico

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download (13)E’ come se recentemente il papa avesse bocciato la nostra idea e la stessa idea ispiratrice di questo blog: la nascita e la costituzione di un movimento o di un partito cattolico radicato nel vangelo. Egli infatti ha affermato in termini che non possono lasciarci indifferenti: «Si sente: ‘Noi dobbiamo fondare un partito cattolico!’: quella non è la strada. La Chiesa è la comunità dei cristiani che adora il Padre, va sulla strada del Figlio e riceve il dono dello Spirito Santo. Non è un partito politico. ‘No, non diciamo partito, ma … un partito solo dei cattolici’: non serve e non avrà capacità convocatorie, perché farà quello per cui non è stato chiamato (…) Ma un cattolico può fare politica? Deve! Ma è un martirio quotidiano: cercare il bene comune senza lasciarti corrompere» (Sala Nervi, 30 aprile 2015). Con tutto il rispetto e la filiale devozione che si devono a papa Francesco, che evidentemente non ha alluso in modo specifico alla nostra iniziativa, non siamo convinti che i presupposti e finalità del progetto politico veicolato dal nostro blog siano privi di fondamento e di valore religiosi, e confessiamo di non capire le sue parole anche se naturalmente esse non producono in noi alcun risentimento. Continua a leggere

Bruno Contrada: fatti confermati, ed erano gravissimi

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di Gian Carlo Caselli e Antonio Ingroia

(pubblicato in “Il Fatto Quotidiano” del 16 aprile 2015)

images (46)Le molte inesattezze che stanno circolando dopo la decisione di ieri della Corte europea di Strasburgo sul “caso Contrada” impongono alcune precisazioni. Basta leggere le sentenze che riguardano il dott. Contrada per constatare che l’azione penale è stata intrapresa esclusivamente sulla base di fatti gravissimi, concreti e specifici; e che sono questi stessi fatti – supportati da prove imponenti – che hanno portato alla condanna dell’imputato in tre gradi di giudizio.

Ora, Strasburgo non pone minimamente in discussione né i fatti né la ricostruzione che i giudici italiani ne hanno dato. E se i fatti e le prove su cui si basa la condanna non sono contestati, appare singolare sostenere poi – con Strasburgo – che non si sarebbe dovuto condannare perché in pratica l’imputato non poteva sapere cosa stava facendo (in quanto l’infrazione non sarebbe stata sufficientemente chiara e prevedibile; e la pena eventuale non conoscibile). E ciò perché vi sarebbero state oscillazioni giurisprudenziali che (all’epoca dei fatti addebitati al dott. Contrada) avrebbero reso il concorso esterno non applicabile alla contiguità mafiosa. Continua a leggere

Erdogan, gli storici e il genocidio degli armeni cristiani

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download (8)«Vorrei mettere in guardia l’onorevole Papa a non fare di nuovo un simile errore». Cosí il premier turco Erdogan nei confronti di papa Francesco dopo che questi aveva denunciato pubblicamente il genocidio degli armeni cristiani compiuto nel 1915 dall’impero ottomano ormai morente e guidato dai “Giovani Turchi”. Erdogan non è solo un maleducato nell’essersi rivolto minacciosamente al capo della cristianità, è anche e soprattutto un islamico potente che non può sopportare che il vicario di Cristo in terra punti il suo dito contro una delle pagine più vergognose della storia del popolo islamico turco. Continua a leggere

Viva papa Francesco!

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images (37)Poverino! Qualcuno c’è rimasto male: papa Francesco ha denunciato pubblicamente il genocidio armeno attuato nel 1915 dalla Turchia islamica e molti di quei siti che fino all’altro ieri lo avevano elogiato per la sua apertura al dialogo interreligioso, adesso si dicono stupiti e delusi.  In uno di questi siti si legge: «Suscita cosí non poca preoccupazione la “guerra” diplomatica scoppiata fra Santa Sede e Turchia sulla questione del cosiddetto “genocidio Armeno”. Perchè una diplomazia vaticana sempre attenta proprio nell’uso delle parole ha scelto la via dello scontro con un paese come la Turchia che ha un ruolo certamente non secondario in Medio Oriente? Perchè esporre la comunità cristiana della Turchia ad eventuali rappresaglie per l’uso di una parola, per quanto giusta essa possa essere? Non pensiamo che in Vaticano mancassero i dizionari, ed il fatto che i nostri guerrafondai siano tutti contenti di tale scelta, vedi Il Foglio di Ferrara, ci lascia particolarmente preoccupati». Continua a leggere

Il governo Renzi tra critiche ed elogi

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La tulipana fiorentina

images (35)In Italia i molti critici del governo Renzi continuano a dire che il premier è uno che dice bugie, è uno che dice e non fa, è solo un grande affabulatore privo di contenuti politici di sinistra o di contenuti politici tout court, un illusionista che manipola la realtà a proprio piacimento, un politico insomma che inganna il popolo introducendo riforme apparentemente corrispondenti ma sostanzialmente contrarie ai suoi interessi. Tuttavia, all’estero pare che i giudizi su di lui e sul suo operato siano molto diversi da quelli espressi dall’intelighentia politica italiota, ovvero da quelli che qui gli vanno sistematicamente contro soprattutto perché, pur ambiziosissimi come o più di Renzi, non sarebbero capaci di conseguire neppure un quinto dei risultati e della popolarità sinora da lui conseguiti. Continua a leggere

Cattolici di tutto il mondo uniamoci!

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Molti di noi cattolici hanno atteso con ansia negli ultimi mesi che papa Francesco cominciasse a prendere più nettamente posizione sui sempre più efferati crimini che i feroci e sanguinari militanti del Califfato nero stanno attuando, ormai da troppo tempo quasi impunemente, soprattutto contro le comunità cristiane del Medioriente e dell’Africa nord-orientale. Lo scorso lunedì dell’angelo, le parole e i moniti del papa sono apparsi molto meno blandi e sereni del solito, perché volti a stigmatizzare il comportamento di una comunità internazionale che, dinanzi ai ripetuti e sempre più atroci crimini anticristiani dei jihadisti, sembra volgere «lo sguardo dall’altra parte» e assistere «muta e inerte» a pratiche di morte inaccetdownload (5)tabili e persino più disumane, se possibile, di quelle poste in essere dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Il papa ha altresì chiesto pubblicamente che gli organismi politici internazionali provvedano immediatamente ad assicurare «difesa e protezione» a tutti i «nostri fratelli e sorelle, perseguitati, esiliati, uccisi, decapitati per il solo fatto di essere cristiani», facendo peraltro notare che «la loro persecuzione costituisce una preoccupante deriva dei diritti umani più elementari». Continua a leggere