Cristiani perseguitati in India*

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di Leone Grotti

(pubblicato in “Tempi.it” del 17 settembre 2015)

India. «Scegliete: o la vita o Cristo»: estremisti indù perseguitano una congregazione cristiana.

images (39)Molti cristiani del villaggio Hututag, stato di Jharkhand, sono finiti all’ospedale. Il pastore della comunità: «Dicono che ci bruceranno vivi». «O rinunciate alle vostre vite o rinunciate a Cristo: scegliete». Sono queste le due possibilità che un gruppo di estremisti indù ha dato a una congregazione cristiana del villaggio di Hututag, nello stato di Jharkhand, India. I cristiani si sono rifiutati di abiurare e per questo sono stati minacciati, picchiati e derubati. Continua a leggere

Se questa è Europa

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(pubblicato in “L’Osservatore Romano” del 17 settembre 2015)

Truppe ungheresi respingono i profughi con lacrimogeni e idranti. La Bulgaria invia agenti al confine turco. 

images (40)Le scene di ieri alla frontiera tra Ungheria e Serbia, dove migliaia di profughi e migranti sono stati respinti da truppe in assetto di guerra e fatti bersaglio di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua, mettono in rilievo la necessità di soluzioni nuove alla crisi dell’immigrazione, che siano fondate sui valori della solidarietà e dell’accoglienza.  Continua a leggere

Migranti: ecco perché alcuni paesi europei li accolgono ed altri li respingono

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di Maghdi Abo Abia

(pubblicato in “Giornalettismo” dell’11 settembre 2015)

La Germania accoglie i profughi per rispondere ad un calo demografico senza precedenti che rischia di mettere in pericolo la sua economia

Perché la Germania accoglie i migranti mentre Ucraina e Danimarca chiudono le loro frontiere? Perché l’Europa è tanto divisa sul tema dei migranti? Il Washington Post a tal proposito ci offre una mappa del Vecchio Continente che mostra come i paesi più “accoglienti” siano quelli che sono alle prese con un più rapido invecchiamento della popolazione. Di conseguenza hanno bisogno di forza lavoro fresca e giovane. I più “ostili” sono quelli che, invece, devono fronteggiare gli effetti della crisi specie nelle giovani generazioni. Continua a leggere

Padre Douglas Al Bazi: l’islam moderato non esiste

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di Matteo Matzuzzi

(pubblicato in “Il Foglio” del 25 agosto 2015)

Musulmani simpatici? Si, per ora, perché quando prendono il potere…

download (3)“Per favore, se c’è qualcuno che ancora pensa che l’Isis non rappresenta l’islam, sappia che ha torto. L’Isis rappresenta l’islam, al cento per cento”. Ha alzato la voce, intervenendo al Meeting di Rimini, padre Douglas al-Bazi, sacerdote cattolico iracheno e parroco a Erbil, formulando – a mo’ di provocazione e con toni duri – un’equazione che ben pochi si erano spinti a sostenere. Continua a leggere

Militari russi impegnati in Siria

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(pubblicato in “L’Osservatore Romano” del 10 settembre 2015)

Gruppi di soldati russi in qualità di “consiglieri militari” sono attivi in due basi siriane. Il Cremlino ha confermato ieri di aver inviato uomini e materiale bellico a sostegno delle truppe del presidente Bashar Al Assad. Inoltre, Teheran ha consentito il sorvolo ai russi per costituire un ponte aereo. Preoccupazione della Casa Bianca e della Nato. La Germania ha richiamato tutte le parti alla moderazione.

In base a quanto confermato da un portavoce del Cremlino, i soldati di Mosca stanno combattendo a fianco delle truppe governative siriane nella lotta contro i ribelli e contro i jhadisti dell’Is. Le operazioni si concentrano, come detto, in due basi: la prima sulla costa di Latakia, l’altra più all’interno. A Tartus, sempre in Siria, esiste da decenni una base navale russa. Ed è proprio a Tartus che sembrano — secondo fonti libanesi — essersi concentrate le attività russe, con lo sbarco di mezzi militari e un reparto di fanti della marina. Tutto questo mentre all’aeroporto internazionale di Latakia è in pieno svolgimento un ponte aereo: due Antonov-124 Condor, i vettori da trasporto russi, e un terzo aereo-cargo sono atterrati nei giorni scorsi, sbarcando mezzi militari, sofisticate apparecchiature per le comunicazioni, materiale per costruire impianti e personale in divisa.

Altri aerei sarebbero in arrivo, hanno riferito ancora fonti libanesi. Inoltre, fonti americane hanno spiegato alla Cbs che «nell’aeroporto vi sono unità abitative per ospitare mille uomini». Media statunitensi riferiscono che i russi si preparano ad attivare «unità mobili per gestire lo scalo come hub militare».

Accelera l’economia italiana: sale il PIL, disoccupazione in calo

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di Redazione di “In Terris” del 2 settembre 2015

Crescita oltre le previsioni secondo l’Istat. Nel 2015 scendono le persone senza lavoro

images (39)Trend positivo per l’economia italiana che vede una crescita del Pil oltre le previsioni e un calo della disoccupazione. Secondo l’Istat nei primi tre mesi del 2015 il prodotto interno lordo è salito dello 0,4% rispetto al trimestre precedente (da +0,3% precedentemente stimato) mentre nel periodo aprile-giugno il Pil è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (da +0,2% stimato in precedenza) e dello 0,7% nei confronti del secondo trimestre del 2014 (da +0,5% della stima precedente). Per quest’anno la crescita acquisita è già dello 0,6%: è dunque a portata di mano l’obiettivo fissato dal governo Renzi, nell’aggiornamento al Def, di un Pil 2015 a +0,7%. Continua a leggere

Crisi: Bagnasco, pochi decidono per destabilizzare e meglio lucrare

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(pubblicato in AGI.IT il 29 agosto 2015)

Genova, 29 ago. – Le “fortune economiche purtroppo sono legate a chi – di solito in luoghi riservati e senza volto – decide che le cose devono andare in un modo o nell’altro, affinche’ pochi possano guadagnare moltissimo, e molti siano schiacciati dalla ristrettezza, se non addirittura dall’indigenza: in questi campi, pochi decidono e molti subiscono, nella logica di destabilizzare per meglio lucrare”.

Cosi’ il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, nell’omelia pronunciata oggi pomeriggio al santuario della Madonna della Guardia. “Come la Vergine Santa e’ solidale con l’umanita’ – ha aggiunto il porporato – cosi’ anche noi dobbiamo essere solidali con i fratelli, specie i piu’ piccoli, deboli e poveri. E’ vero che i tempi sono magri per i piu’, ma la carita’ e’ fatta di tante gocce e di molto cuore: e questo – ha concluso – non e’ legato alle fortune economiche”.

Pecore senza pastore

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di don Aldo Buonaiuto

(pubblicato in “In Terris” del 27 agosto 2015)

Le pecore oggi si sono modernizzate, super avanzate nella scienza e conoscenza;sembra che sappiano tutto all’istante, che non abbiano più bisogno né di guide e insegnamenti, né di imparare o di ascoltare. Anche il concetto di branco si è modificato, perché pur sembrando andare unite verso la stessa direzione, di fatto non si relazionano; anzi tra loro neanche si riconoscono, hanno perso il senso di appartenenza.images (39)

Vediamo quindi tanti individui che percorrono la stessa strada, ma senza interagire… se non per minacciare e difendersi. Queste pecore, in verità, non sanno però neanche chi seguire, perché non riconoscono più la voce del pastore, il quale a sua volta è così distratto dietro a tanti intrighi e tornaconti, così indaffarato nelle faccende materiali da non ricordarsi il nome dei propri figli. Anzi dimenticando addirittura di avere un proprio gregge. E così il branco è pronto a dividersi in tanti nuclei non avendo più la capacità di affidarsi alla propria guida. Continua a leggere

I funerali di Casamonica si potevano evitare?

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di Tommaso Caldarelli

(pubblicato in “Giornalettismo” del 24 agosto 2015)

I sacerdoti coinvolti ripetono: «Il funerale non si nega a nessuno». Ma non è proprio così, il codice di Diritto Canonico parla chiaro

funerali di Vittorio Casamonica si potevano evitare? Alla domanda fanno spallucce i sacerdoti coinvolti, quelli della chiesa di San Giovanni Bosco dove è stato celebrato il funerale, e quello di San Girolamo Emiliano, parrocchia di appartenenza del boss della famiglia che, nel patto di Mafia Capitale, aveva libertà di movimento a Roma Sud. “Si condanna il peccato, non il peccatore”, ha ripetuto oggi a Sky Tg 24 il sacerdote della piccola parrocchia di via Bellico Calpurnio: “Bisogna avere la misericordia di Gesù sulla croce”; “non faccio parte delle forze dell’ordine, non devo certo arrestare i Casamonica”, aveva detto, in precedenza, il sacerdote del quartiere Don Bosco, nella basilica del quale si sono tenute le sontuose esequie: “Lo rifarei”. Continua a leggere

Dio e il mercato

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di Dario Maria Minotta

(pubblicato in “In Terris” il 21 agosto 2015)

download (3)La salvezza e la felicità non vengono da un mercato ma da Dio e dalla condivisione tra gli uomini. Siamo, invece, schiavi di un debito. Un’entità resa metafisica. Le merci diventano divinità che obbediscono a Mammona: “Non vi sono alternative, ce lo chiede il mercato, ce lo chiede l’Europa” come spesso sentiamo dire. Il mercato è divinizzato e l’economia ha perso un disciplinamento da parte della politica, anzi le scelte della politica sono ininfluenti rispetto al mercato. Continua a leggere