Papi inesistenti

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di Juan Manuel de Prada

(pubblicato nel periodico spagnolo “ABC” il 20 maggio 2015 e ripubblicato in pari data in “L’Osservatore Romano”)

Pubblichiamo quasi integralmente, in una nostra traduzione, un articolo uscito su «Abc» del 18 maggio scorso. «La difesa del capitalismo fa parte del nucleo della dottrina sociale della Chiesa?» si chiede provocatoriamente lo scrittore spagnolo, premio Planeta 1997, commentando alcuni recenti attacchi a Papa Francesco. In realtà, continua Prada, da settori neocon e filo-liberali si cerca di far passare tra i cattolici più distratti la convinzione che le dichiarazioni di Bergoglio su questioni sociali ed economiche sostengano tesi marxiste, diffondendo anche in questo  modo un’immagine falsa del Pontefice.images (76)

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Le bugie sulla previdenza “asociale”

Citazione

di Angelo Raffaele Marmo

(pubblicato in “In Terris” il 18 maggio 2015)

download (16)Al grido di “dagli al pensionato” si sta alimentando ad arte e con voluta ipocrisia una retorica contro i pensionati che rischia di produrre pericolose conseguenze nei rapporti tra le generazioni. Si stanno scomodando categorie come “egoismo dei vecchi”, “previdenza asociale”, “furto generazionale”. Fino a sollecitare addirittura gli stessi interessati a compiere paradossali autodafé, in una sorta di autodenuncia pubblica dei propri misfatti previdenziali, presenti, passati e futuri, con conseguente espiazione per togliersi la vergogna dell’assegno malconquistato. Continua a leggere

La prostituzione non è un lavoro

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di Raffaele Bonanni

(pubblicato in “In Terris” il 16 maggio 2015)

Sul tema della prostituzione assistiamo a un falso storico: vogliono diffondere come cultura nell’opinione pubblica il principio che sia un “lavoro” come un altro, e sono diverse le realtà che vivono di luoghi comuni come questo, anche politiche.

Questo approccio è profondamente sbagliato: il lavoro infatti dà dignità alla persona, è il mezzo per esprimere la propria intelligenza e intraprendenza. La prostituzione è il contrario. E’ la condizione di chi viene schiavizzato, con la forza, l’inganno o facendo leva sulla difficoltà finanziaria. E’ il caso di molte giovani poco più che bambine portate in Italia con la promessa di un’occupazione, o addirittura vendute dalle proprie famiglie in cambio di un po’ di denaro. Si ritrovano dunque schiave, e non possono ribellarsi per paura di ritorsioni contro i propri cari nei luoghi d’origine. Continua a leggere

L’Occidente che nega la verità sull’islam è complice del genocidio dei cristiani d’Oriente

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Si dice che i terroristi non c’entrino con l’islam in quanto “religione di pace”, ma i massacri quotidiani fatti nel nome di Allah (e applicando il Corano) dicono l’esatto opposto

di Magdi Allam

(pubblicato in “Il Giornale” del 5-4-2015)images (45)

E’ una Pasqua di sangue per i cristiani vittime del genocidio perpetrato dal terrorismo islamico. Vivono sulla propria pelle la realtà di Gesù Cristo che muore sulla croce, ma proprio oggi non potrebbero festeggiare la Resurrezione, piangendo una lunga scia di sangue dei propri figli spietatamente massacrati dai fedelissimi soldati di Allah soltanto perché cristiani. Riusciranno le immagini terrificanti di centinaia di cadaveri riversi nel campus universitario di Garissa in Kenya a scuotere le nostre coscienze? Continua a leggere

Michela Marzano, intellettuale e politica del PD

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images (69)La professoressa Michela Marzano, eletta deputata nel 2013 nelle fila del PD, si dice delusa dal governo Renzi rispetto alle aspettative che esso le aveva creato e preannuncia le sue prossime dimissioni da deputata per tornare al suo “lavoro di intellettuale”, anche se non esclude che potrebbe aderire al nuovo soggetto politico di sinistra del fuoruscito Civati. Pensa: Civati, un uomo che pensa!

Non che metta in discussione le grandi qualità politiche e carismatiche del premier che anzi definisce “una persona geniale” e “leader carismatico”, ma secondo lei Renzi sarebbe carismatico a tal punto “da scivolare nella dimensione della personalizzazione del potere che esclude la collaborazione con gli altri“, anche se poi aggiunge che in realtà egli può contare certamente su diversi collaboratori di fiducia “la cui caratteristica principale è la fedeltà”, non però “lo spirito critico”, tant’è vero che “chiunque solleva obiezioni è qualificato come gufo”. Ma Marzano dice qualcosa di più e di più esplicito: “Il partito è sempre più lontano dai valori di sinistra. Mi dà fastidio come Renzi gestisce il potere. Si circonda di incompetenti e incapaci, così da poter decidere tutto lui. Ma non basta volere per potere. Esistono i limiti del reale che non si piega all’onnipotenza della volontà”. Continua a leggere

Nostalgia di un’Italia diversa

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di Ernesto Galli della Loggia

(pubblicato in “Corriere della Sera” del 6 maggio 2015)

download (15)Siamo in molti oggi in Italia, credo, ad avvertire dentro di noi e intorno a noi sempre più spesso pensieri e pulsioni che in altri tempi avremmo giudicato tipici di una mentalità conservatrice (e che in un certo senso lo sono davvero). La cosa è tanto più significativa in quanto riguarda persone che spesso sono state di sinistra e dicono di esserlo ancora. Nel Paese sta dunque montando una subdola ondata conservatrice? Chiariamo innanzi tutto un punto: l’economia non c’entra. Qui da noi il «liberismo selvaggio»  continua a non fare proseliti:

L’ITALIA DIVERSA NON SOLO

IN SENSO AMBIENTALISTICO!     ben pochi pensano cioè che la proprietà debba avere più diritti del lavoro o che non debba esserci una protezione adeguata per la parte più sfavorita e fragile della società. No, l’Italia di cui sto dicendo non inclina al conservatorismo perché è sul punto di passare dalla parte del più forte. Tanto meno sul punto di iscriversi al «partito dell’ordine», che non sa neppure che cosa voglia dire. Continua a leggere

Sulla pelle delle schiave

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Aldo Buonaiuto

(pubblicato in “In Terris” il 6 maggio 2015)

don Aldo Buonaiuto

images (64)download (14)

suor Rita Giaretta

Gli ultimi drammatici episodi di cronaca nel Mare Mediterraneo hanno evidenziato una terribile verità: la tratta degli schiavi non è mai cessata. Dalle origini ad oggi è cambiato solo il sistema per prelevare essere umani trasformandoli in merce di scambio. Il passaggio di questi disperati nelle mani di criminali nel deserto e poi degli scafisti alimenta un business inimmaginabile. Prostituzione, manodopera, vendita di organi rappresentano i profitti di questo nuovo commercio. Eppure nell’immediato dopoguerra quando la distruzione e la povertà tormentavano i Paesi sconfitti ci fu una volontà di ripresa che espresse un’energia combattiva volta alla conquista di un rinnovato benessere e di una nuova civiltà. Questa spinta in avanti determinò non solo la grande ripresa economica ma anche importanti conquiste sul piano del pieno riconoscimento di tutti i diritti civili e democratici. Tra le trasformazioni che caratterizzarono i cambiamenti in atto si colloca la rivalutazione della dignità della donna espressa per esempio in Italia con l’abrogazione della legge Merlin e quindi con la chiusura delle case di tolleranza. Allora la povertà materiale sembrò essere riscattata da un pieno possesso dei valori che la miseria della guerra non avevano minimamente scalfito. Continua a leggere

Papa Francesco dice no ad un partito cattolico

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download (13)E’ come se recentemente il papa avesse bocciato la nostra idea e la stessa idea ispiratrice di questo blog: la nascita e la costituzione di un movimento o di un partito cattolico radicato nel vangelo. Egli infatti ha affermato in termini che non possono lasciarci indifferenti: «Si sente: ‘Noi dobbiamo fondare un partito cattolico!’: quella non è la strada. La Chiesa è la comunità dei cristiani che adora il Padre, va sulla strada del Figlio e riceve il dono dello Spirito Santo. Non è un partito politico. ‘No, non diciamo partito, ma … un partito solo dei cattolici’: non serve e non avrà capacità convocatorie, perché farà quello per cui non è stato chiamato (…) Ma un cattolico può fare politica? Deve! Ma è un martirio quotidiano: cercare il bene comune senza lasciarti corrompere» (Sala Nervi, 30 aprile 2015). Con tutto il rispetto e la filiale devozione che si devono a papa Francesco, che evidentemente non ha alluso in modo specifico alla nostra iniziativa, non siamo convinti che i presupposti e finalità del progetto politico veicolato dal nostro blog siano privi di fondamento e di valore religiosi, e confessiamo di non capire le sue parole anche se naturalmente esse non producono in noi alcun risentimento. Continua a leggere

Bruno Contrada: fatti confermati, ed erano gravissimi

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di Gian Carlo Caselli e Antonio Ingroia

(pubblicato in “Il Fatto Quotidiano” del 16 aprile 2015)

images (46)Le molte inesattezze che stanno circolando dopo la decisione di ieri della Corte europea di Strasburgo sul “caso Contrada” impongono alcune precisazioni. Basta leggere le sentenze che riguardano il dott. Contrada per constatare che l’azione penale è stata intrapresa esclusivamente sulla base di fatti gravissimi, concreti e specifici; e che sono questi stessi fatti – supportati da prove imponenti – che hanno portato alla condanna dell’imputato in tre gradi di giudizio.

Ora, Strasburgo non pone minimamente in discussione né i fatti né la ricostruzione che i giudici italiani ne hanno dato. E se i fatti e le prove su cui si basa la condanna non sono contestati, appare singolare sostenere poi – con Strasburgo – che non si sarebbe dovuto condannare perché in pratica l’imputato non poteva sapere cosa stava facendo (in quanto l’infrazione non sarebbe stata sufficientemente chiara e prevedibile; e la pena eventuale non conoscibile). E ciò perché vi sarebbero state oscillazioni giurisprudenziali che (all’epoca dei fatti addebitati al dott. Contrada) avrebbero reso il concorso esterno non applicabile alla contiguità mafiosa. Continua a leggere

Erdogan, gli storici e il genocidio degli armeni cristiani

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download (8)«Vorrei mettere in guardia l’onorevole Papa a non fare di nuovo un simile errore». Cosí il premier turco Erdogan nei confronti di papa Francesco dopo che questi aveva denunciato pubblicamente il genocidio degli armeni cristiani compiuto nel 1915 dall’impero ottomano ormai morente e guidato dai “Giovani Turchi”. Erdogan non è solo un maleducato nell’essersi rivolto minacciosamente al capo della cristianità, è anche e soprattutto un islamico potente che non può sopportare che il vicario di Cristo in terra punti il suo dito contro una delle pagine più vergognose della storia del popolo islamico turco. Continua a leggere