Il cristianesimo e il destino dell’Occidente

 di Rinaldo Cipparroni

images (26)L’Occidente è molto tollerante e benevolo verso tutte le religioni del mondo ad eccezione di quella cristiana. Solo per fare qualche esempio, i pellegrinaggi annuali di alcuni milioni di musulmani che spesso si concludono in modo drammatico per la totale mancanza di adeguate misure di sicurezza o l’immersione collettiva di milioni di indù nell’acqua sporca del fiume sacro a fini di presunta purificazione e di preghiera non sono oggetto di critica e di biasimo occidentali cosí come lo sono invece certe processioni popolari o certi riti esorcistici del mondo cattolico.

Sembra che la mentalità occidentale sia predisposta a concedere che ci sia ancora compatibilità tra religione e modernità purché per religione non si intenda quella cristiano-cattolica. Per questa mentalità l’odierna civiltà umana dell’intero emisfero occidentale non è tanto post-ebraica, post-islamica o  post-indù quanto post-cristiana.

images (27)E’ curioso ma vero: gli occidentali tendono a rispettare il sentimento religioso molto più in Africa, in Asia, in Medioriente, o anche in America Latina dove esiste un cristianesimo popolare non di rado impregnato di rituali magici e di uno spirito carismatico ai limiti del profano, che non nel resto del mondo in cui, almeno formalmente, la religione cristiano-cattolica è ancora la religione più seguita e praticata.

Sembra cioè che la tendenza sia quella a non ritenere più ammissibile in Occidente la persistenza di una fede nel sovrannaturale sempre più spesso bollato come mitologia, illusione o pura consolazione, quando non addirittura come espressione di credenze anacronistiche, irrazionali e fanatiche. Questa tendenza intellettuale, cosí tollerante verso le religioni altre e cosí severa verso il cristianesimo, in realtà non solo è manifestamente sbagliata e ingiustificata ma costituisce soprattutto un incredibile 9788876805462punto di debolezza nel sistema politico-culturale occidentale il quale, rendendosi permeabile a culture religiose di gran lunga meno attendibili del cristianesimo sotto il profilo razionale e dottrinario, rischia suo malgrado di perdere di vista la sua specifica identità storica e di smarrire proprio quella coscienza di una modernità cui vorrebbe continuare ad ispirarsi e rimanere fedele.

Ma questa contraddizione presente nella cultura occidentale non è certo casuale o involontaria. In effetti, se il cristianesimo è preso cosí di mira e se poi gli organismi politici internazionali sono anche così lenti o pigri nel decidere di portare concreto soccorso militare alle popolazioni cristiane ferocemente perseguitate dall’Isis in Medioriente o in Nord d’Africa, un motivo c’è; e questo motivo consiste nel fatto che la fede cristiana, al di là degli usi strumentali cui pure storicamente risulta esposta, è l’unico vero argine a quella sete di conquista, di potere e di smodato arricchimento cui sono fortemente soggette non solo le élites politico-religiose islamiche, induiste o ebraiche (che infatti concepiscono tacitamente le loro fedi religiose in funzione di precisi disegni di dominio materiale e spirituale) ma anche molte oligarchie politico-finanziarie occidentali che nel cristianesimo sempre antico e sempre nuovo della Chiesa cattolica e nei condizionamenti morali che esso, nonostante l’allentarsi del tradizionale fervore religioso di massa, continua ancora ad esercitare su rilevante parte della coscienza civile delle popolazioni più sviluppate del mondo.

Senza lo zoccolo duro di una fede granitica e persistente nella signoria di Gesù non solo sul mondo celeste ma su questo stesso mondo terreno, l’umanità contemporanea sarebbe già sprofondata in un abisso di odio e di violenza. Senza lo zoccolo duro di una fede nel Cristo unico Signore della vita e della storia degli uomini, non potrebbe esserci più futuro né per l’Occidente, né per l’Oriente, né per la modernità occidentale né per le aspirazioni di riscatto umano, sociale ed economico che attraversano sempre più convulsamente le masse popolari degli emisferi più arretrati del nostro pianeta.images (28)

Il cristianesimo, pur se usurato e marginalizzato, è ancora un potente strumento di difesa e di rilancio di una politica internazionale realmente intenzionata a proteggere e a rinsanguare la migliore modernità occidentale e a favorire un’effettiva emancipazione economica e civile dei popoli in tutte le altre aree del mondo. Non rendersene conto per tempo significa condannare il mondo intero ad un irreversibile disastro.

Rinaldo Cipparroni

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