Avvertenza per il pubblico cattolico

Il signor Giovanni Sarubbi, direttore del giornale on line “Il Dialogo”, promotore da qualche lustro di un nefasto sincretismo religioso e in particolare di un equivoco e deleterio dialogo interreligioso tra islamismo e cristianesimo, nonché teorico di una linea politica che vorrebbe essere “non violenta” perché in apparenza ancorata ad alcuni passaggi evangelici significativi (benché usati in modo manifestamente unilaterale e strumentale) e incentrata su una aprioristica benché astratta e generica richiesta di coincidenza programmatica tra mezzi e fini, continua a ripetere che il suo sito sarebbe “luogo libero da condizionamenti economici di alcun tipo, dove si possa continuare a scrivere ciò che non si trova da nessun altra parte. Ed è questa l’unica cosa di cui personalmente mi vanto”. Ognuno, naturalmente, è libero di illudersi come vuole, ma è opportuno che il pubblico cattolico non sottovaluti le attività giornalistico-culturali di chi, come Sarubbi, pur attaccando frontalmente l’istituzione ecclesiastica cattolica, fa continue incursioni nei testi biblico-evangelici per accreditarsi come genuino spirito religioso e per veicolare in realtà immagini erronee e distorsive del Vangelo di Cristo.

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